Il Lecce blinda bomber Coda e cerca gli esterni esterni giusti

Il Lecce blinda bomber Coda e cerca gli esterni esterni giusti
Nel giorno della presentazione di Tuia, il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino risponde pure alle domande sulla campagna trasferimenti del Lecce e conferma una...

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Nel giorno della presentazione di Tuia, il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino risponde pure alle domande sulla campagna trasferimenti del Lecce e conferma una personale constatazione storica. Le stagioni in cui si disputano campionati europei o mondiali sono sempre stagioni diverse dalle altre – fa notare -. Il mercato bisogna analizzarlo, interpretarlo. Alla luce delle mie esperienze ho tenuto conto di questo e ho cercato di aggredire il mercato, anticiparlo perchè dopo la fine degli Europei o dei Mondiali assume contorni differenti. In questo periodo il mercato è stagnante, noi abbiamo fatto quattro acquisizioni, nessuno ha fatto lo stesso». E il dirigente giallorosso è consapevole che per le uscite dovrà attendere la fase finale.

Parole chiare con i giocatori

«C’è ancora tanto da fare, ma il grosso del lavoro sporco l’ho fatto lo scorso anno – dichiara - con quei calciatori che venivano dalla C e dalla B e con tutte quelle alterazioni che comporta una crescita e poi una decrescita». Una squadra destinata a mutare, il Lecce: ci saranno ancora entrate e soprattutto uscite. «Abbiamo stabilito con il mister chi rientra nei nostri piani e chi non rientra – continua -, a chi non rientra nei nostri piani l’ho detto direttamente o chiamando l’agente, senza inventarmi moduli per far capire che deve andare via. Ho chiamato tre marcatori e quattro esterni difensivi. A centrocampo il solo Maselli». E specifica: «Fra gli esterni d’attacco solo uno è in uscita. Fra gli attaccanti nessuno. Su Paganini nel comunicare i convocati della rosa c’è stato un errore di battitura, è esterno offensivo, non difensivo». Tradotto significa che Massimo Coda, capocannoniere della scorsa serie B, resterà al Lecce. Poi, al limite, si vedrà.

Tra i partenti c’è invece il portiere Vigorito. «Ha chiesto di essere ceduto - ha detto Corvino -. C’è una trattativa in corso con la Reggina. Il calciatore è stato pagato 500 mila euro, quando cedo un calciatore devo valutare se faccio plusvalenza o minusvalenza. Cedendolo gratis faremmo una minusvalenza di 170 mila euro, pur di accontentarlo. Ho chiesto alla Reggina di non cacciare un euro, chiedendo 25 mila euro in caso di salvezza e in caso di playoff». Capitolo Christin Maggio, cui Corvino ha lasciato la porta aperta. «Ci siamo detti quello che era il nostro pensiero – aggiunge -, si è preso del tempo. Io aspetto finché posso, ma se trovo una soluzione procedo». Il responsabile del mercato giallorosso conferma che Baroni «giocherà con quattro difensori e tre centrocampisti, che saranno tuttocampisti, differente dal modulo della passata stagione quando si giocava con tre tuttocampisti, ma c’era pure un trequartista senza attaccanti esterni. Quest’anno non ci saranno i trequartisti, ma gli esterni d’attacco, abili nell’attaccare la profondità e non viceversa, essere assistman e saper fare gol. Come Ribery e Robben dei vecchi tempi, però con le nostre risorse».

Bilancio, strategie, conti da far quadrare

Già, le risorse. Corvino ricorda che, paracadute a parte «le entrate del Lecce sono state le stesse della Virtus Entella. Siamo in Serie B, e la società che deve tenere i conti in equilibrio. La differenza la possono fare le idee del suo management , l’impegno e la fantasia della proprietà. Quando non ci sono le risorse che la B non ti dà, possiamo solo operare con quello che entra. Anzi, in passato, questo club, si è permesso di comprare in Serie B calciatori da un milione e mezzo, e si partiva per non retrocedere. Io con un milione e mezzo, l’anno scorso, ho fatto tutta la prima squadra. Mi auguro che una volta messo in equilibrio i conti possa pure io tornare a comprare giocatori da un milione e mezzo». Breve passaggio poi su capitan Mancosu. «Se sarà ancora il capitano? I capitani si fanno negli spogliatoi, non lo fa la società. Almeno dove ho lavorato io, è stato così».

 

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Quotidiano Di Puglia