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Dai Mini Pia, Pacchetti Integrati di Agevolazione per la digitalizzazione delle piccole e medie-imprese, previsti nella programmazione 2021-2027 dei Fesr della Regione Puglia, ai contributi del Pnrr. La digitalizzazione delle imprese e della Pubblica Amministrazione non è il tema del futuro, ma del presente. Puglia terra fertile per le start-up. E per le aziende che si occupano di tecnologia. Gli operatori del settore sono tutti d’accordo nel dire che “questo è il periodo giusto per accelerare”.
Le voci
Cosimo Elefante, responsabile della transizione al Digitale della Regione Puglia, ingegnere informatico esperto nei processi di data governance e la reingegnerizzazione e semplificazione dei servizi digitali al cittadino, racconta il processo di «riorganizzazione della transizione digitale, ormai da un anno, dopo l’approvazione in giunta nel 2021 del Piano di Riorganizzazione digitale Regionale». «Abbiamo stabilito - racconta il dirigente regionale - 26 interventi per 26 obiettivi specifici. Abbiamo previsto l’adozione di un DSS (Sistema di supporto alle decisioni) e di un CRM (un sistema che gestisce i rapporti con i cittadini), i cittadini avranno a disposizione una scrivania unica, per semplificare l’interazione con i servizi digitali di Regione Puglia e monitorare lo stato di avanzamento delle procedure avviate.». Il tutto, poi, permetterà di generare automaticamente Open Data. Gli stessi bandi saranno gestiti tramite diverse piattaforme che verranno semplificate e garantiranno sempre di più il principio dell’once only. «Vogliamo che i servizi di Regione Puglia siano di grande qualità e siano tutti digitali ma soprattutto siano facilmente accessibili e utilizzabili dai cittadini. Anche sfruttando le grandi opportunità che offre il PNRR», spiega Elefante.
A febbraio, peraltro, era nata l’Agenda Digitale Puglia2030. Tra i fondi del Fesr e quelli del Pnrr, le occasioni sono tante. «Le possibilità ci sono - commenta Fabrizio Benvenuto, presidente di Iamcp Italia, chapter italiano dell’associazione internazionale dei partner Microsoft e della sezione Ict di Confindustria Lecce, fondatore di Commed I A -, il problema è capire quanto gli enti pubblici saranno in grado di coglierle, vista la carenza di personale. Le infrastrutture in Puglia sono migliorate, mi riferisco anche alla fibra. Il momento è favorevole. Fin qui abbiamo avuto una crescita lenta e graduale, adesso bisogna accelerare e fare in modo che nei prossimi due o tre anni si possa correre».
«La transizione in altri Paesi è già avvenuta, il Sud è indietro ma questo è il momento di fare sul serio», aggiunge Giovanni Sebastiano, chief financial officer e investor relator del gruppo Exprivia. «La transizione digitale dev’essere innanzitutto un processo culturale - sottolinea il manager -.
Quotidiano Di Puglia