Ance Puglia festeggia in questi giorni i suoi primi 50 anni: presidente Gerardo Biancofiore, quale il bilancio dell'attività svolta finora e quali le sfide più...
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«Ance Puglia celebra il suo primo mezzo secolo di attività al fianco delle Ance territoriali, con la consapevolezza di aver dato voce alle istanze degli imprenditori edili pugliesi e contribuito a diffondere una cultura d'impresa responsabile e i valori dell'etica, della sicurezza sul lavoro, della qualità del costruito. Ci proiettiamo con grande fiducia verso il futuro con un approccio sostenibile e all'avanguardia per affrontare le principali sfide che ci vedono già oggi impegnati: l'ammodernamento delle infrastrutture nel Mezzogiorno, la riqualificazione urbanistica delle città e l'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare».
In questo periodo è in discussione la direttiva Case Green: è attuabile la riduzione entro il 2030 del 55% delle emissioni inquinanti?
«Dobbiamo aspettare i prossimi giorni per conoscere l'esatta calendarizzazione delle riduzioni, ma dovrebbe rimanere invariata la priorità di intervenire sugli edifici maggiormente inquinanti, ossia il 15% degli edifici nazionali. Grazie agli incentivi del Superbonus 110% sono stati realizzati circa 100mila interventi nel 2021 e 270mila nel 2022. Nei prossimi anni dovremmo mantenere il ritmo costante sperimentato nell'ultimo biennio; tuttavia, oggi occorrerebbe una legge che normi per i prossimi 10 anni gli incentivi: andrebbe bene anche un bonus del 75%».
Cosa si è fatto finora perché gli edifici fossero meno impattanti sull'ambiente?
«La ricerca di nuovi materiali performanti, il recupero e il riuso dei materiali da costruzione stanno contribuendo in maniera significativa a contenere l'impatto ambientale. Secondo il Cresme, i 50 miliardi di spesa pubblica nel 2022 per il Superbonus hanno generato un risparmio energetico che si è tradotto in quasi un milione di tonnellate equivalenti di petrolio in meno, con il raggiungimento di 2,7 volte il target annuo residenziale stabilito dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima. Negli ultimi 12 mesi, c'è stata una riduzione annua di CO2 di oltre 3 milioni di tonnellate e gli investimenti di questi 2 anni hanno portato a un risparmio energetico annuo di 11.700 gigawatt».
La Puglia è terza in Italia per il consumo di suolo: cosa sta facendo Ance per favorire il recupero degli edifici già esistenti? Quanto sono favorevoli i costruttori edili?
«Sono anni che l'Ance ha raggiunto una consapevolezza sull'importanza del tema, avanzando anche diverse proposte normative. A dicembre, si terrà a Roma la tappa conclusiva di "Città in scena Festival diffuso della rigenerazione urbana", organizzato proprio da Ance, con cui si raccontano i progetti di rigenerazione urbana realizzati nel Paese. A livello regionale, cito la nostra proposta sulla ristrutturazione edilizia, avanzata dopo una collaborazione con gli uffici regionali».
Rendere più green gli immobili quanto inciderà sui costi per i costruttori e sul prezzo di acquisto delle case?
«Ance ha previsto da vari studi un investimento di 400 miliardi di euro per i prossimi 10 anni. I costi non sono facilmente quantificabili, ma se li colleghiamo ai benefici del risparmio in bolletta, assisteremo a enormi vantaggi economici, oltre che ambientali e sociali. Inoltre, adesso che i prezzi delle materie prime si sono stabilizzati, sviluppare un progetto residenziale sostenibile costa quanto un progetto standard. Si avvantaggeranno costruttori e proprietari: le costruzioni green hanno un appeal superiore». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia