Arianna Mihajlovic: «Una notte ho sentito Sinisa nel letto accanto a me. Prima di morire gli dissi: "Vai, ai ragazzi ci penso io"»

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Non c'è mai un modo giusto per parlare di un marito e di un padre che se ne è andato troppo presto. Lo sa bene Arianna Rapaccioni, la vedova di Sinisa Mihajlovic, mancato troppo presto, a soli 53 anni, il 16 dicembre scorso, esattamente un anno fa. Sono stati insieme 27 anni ed hanno avuto cinque figli. Gli è stata accanto quando era un giovane calciatore della Samp, quando vinceva lo scudetto, le coppe, le super coppe, e quando, fino alla fine, non rinunciava a scendere in campo per allenare i suoi ragazzi del Bologna. «Solo in quest’ultimo mese sto prendendo coscienza del fatto che mio marito non c’è più - ha siegato Arianna Rapaccioni al Corriere -. I primi mesi, non capivo più nulla, stavo a Roma, dove mi ero stabilita quando i figli hanno iniziato le superiori, e avevo come la sensazione che Siniša fosse ancora vivo e stesse a Bologna ad allenare la squadra».

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