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Una coltellata sul lato sinistro del collo, «dai margini netti», che non le ha lasciato scampo dopo l'aggressione alla zona industriale di Fossò: morta per shock emorragico. All'Istituto di medicina legale di Padova è sera tarda ma le luci dell'obitorio sono ancora accese: da 12 ore i periti della procura e i consulenti delle parti stanno analizzando il corpo di Giulia Cecchettin, a 20 giorni dalla morte, affinché si possano definitivamente mettere a fuoco i dettagli di quella maledetta sera dell'11 novembre quando Filippo Turetta l'ha aggredita, picchiata e accoltellata più volte. È su quella coltellata profonda alla base del collo, potenzialmente letale, che i periti si sono concentrati. «Il periodo della morte della ragazza è circostanziato», ha spiegato stasera uno dei periti, mentre l'esame necroscopico va verso la conclusione, dopo 12 ore di lavoro.