Vacanze finite, si torna tra i banchi. Le novità: niente Dad ed Educazione fisica alle Elementari

Vacanze finite, si torna tra i banchi. Le novità: niente Dad ed Educazione fisica alle Elementari
Finite le vacanze, in gran parte d'Italia - Puglia compresa - si torna tra i banchi. Ultima domenica in spiaggia, dunque, per gli studenti pugliesi: sebbene da calendario...

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Finite le vacanze, in gran parte d'Italia - Puglia compresa - si torna tra i banchi. Ultima domenica in spiaggia, dunque, per gli studenti pugliesi: sebbene da calendario scolastico l'inizio delle lezioni sia previsto per mercoledì 14, la gran parte delle scuole pugliesi ha deciso di anticipare e aprire battenti lunedì.

 

Fine delle vacanze per 7 milioni di studenti

Sono 7.286.151 gli studenti che torneranno sui banchi delle scuole statali nei prossimi tre giorni, per un totale di 366.310 classi. Il 12 settembre infatti aprono le scuole di Puglia, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Piemonte, Veneto e Lombardia. Il 13 settembre toccherà rientrare tra i banchi ai ragazzi campani; il 14 settembre a quelli di Calabria, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Umbria e Molise. Il 15 settembre seguiranno gli studenti di Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Ultimi a rientrare in classe quelli di Sicilia e Valle d'Aosta il 19 settembre. Hanno già iniziato le lezioni solo in Alto Adige, il 5 settembre scorso.

 

Le novità: rientro senza mascherine ed educazione motoria alle elementari

Questo è il primo anno in cui docenti specialisti in educazione fisica insegneranno educazione motoria nelle quinte classi della scuola elementare. Per questo oggi il ministero ha emanato una circolare dettagliata agli Uffici scolastici e agli istituti. Ma la grande novità è che dopo tre anni di pandemia, quest'anno, per la prima volta, si tornerà a scuola senza mascherine - tranne per il personale scolastico e gli alunni a rischio - senza orari diversificati, senza misure di distanziamento e non è prevista la didattica a distanza (dad): se un alunno si ammalerà di Covid, insomma, rimarrà a casa come quando si prende una qualunque influenza e non potrà seguire le lezioni dalla sua camera.

I sindacati contro il ministro Bianchi

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in questi giorni ha assicurato che «allo stato attuale cominceremo un anno scolastico in cui non mancano i docenti». Ma non la pensano così i sindacati, secondo i quali mancano circa 200 mila professori, 15.000 amministrativi e non sono stati nominati circa 500 dirigenti previsti perfino dall'organico. I sindacati lamentano poi la non prevista presenza, quest'anno scolastico, del cosiddetto organico Covid, che è stato prima di 80mila persone tra docenti e Ata, poi, l'anno scorso, di 40mila. Il ministero di viale Trastevere, dal canto suo, fa sapere che le operazioni di immissione in ruolo effettuate ad agosto hanno già consentito l'assunzione di 50.415 docenti, 9.021 ATA (personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e 317 dirigenti scolastici e che il sistema è tutt'ora al lavoro. «A tutta la scuola italiana - ha detto oggi il ministro Bianchi - va il mio ringraziamento per il grande impegno profuso in questi due anni difficili, che sarà alla base di questo nuovo anno scolastico e di quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte».

 

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Quotidiano Di Puglia