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Seduti al banco per il primo giorno di scuola, in Puglia, c’erano 540.794 alunni. Appena due anni fa, a settembre del 2020, in piena pandemia e con tutti i problemi legati alla didattica a distanza, erano 560mila. La nostra regione ha perso 20mila studenti in appena due anni e ne ha persi 11mila soltanto nell’ultimo anno scolastico. E il calo maggiore riguarda gli iscritti alla primaria, mentre è sicuramente più attenuato per quel che riguarda il secondo grado della scuola secondaria, tra licei, istituti tecnici e professionali.
La popolazione scolastica pugliese continua a perdere ragazzi e il motivo è facilmente rintracciabile nella decrescita demografica di questi anni. L’allarme legato alla denatalità, lanciato e ripetuto a più riprese negli ultimi dieci anni, si riflette poi nelle iscrizioni a scuola. E se i 4.000 studenti in meno della scuola dell’infanzia lasciano il tempo che trovano dal punto di vista dell’analisi demografica, con una ricaduta per altro più recente, il dato per cui vi sono 9.500 iscritti in meno alla scuola primaria nel giro di due anni, preoccupa e anche tanto. L’analisi, con i numeri incrociati tra l’anticipazione del focus “principali dati della scuola 2022/23” e il rapporto di “Cittadinanza Attiva” legato ai due anni precedenti, prosegue con il calo di 4.433 unità per la scuola media (secondaria inferiore) e di appena 1.469 ragazzi per quel che riguarda le superiori.
Meno classi in Puglia
E le classi diminuiscono. Un trend, questo, tutto pugliese, visto che in diverse Regioni - secondo i numeri di Cittadinanza Attiva - il percorso è inverso: meno alunni ma classi in crescita o in sostanziale pareggio rispetto al passato. Da qui scaturisce un riproporsi, ormai ciclico e costante, del problema delle cosiddette classi “pollaio”, quelle cioè con più di 26 alunni.
Stranieri: la quota tocca il 2%
Nelle nostre scuole ci sono meno alunni, e meno classi. Il numero degli edifici totali, invece, aggiornato al 2021/22 è di 2497 plessi, di cui quasi mille riguardano le numerose scuole per l’infanzia, sia pubbliche che private. Gli istituti superiori, invece, non sono neppure la metà.
Un altro dato che emerge dallo studio riguarda la presenza degli studenti stranieri nelle scuole pugliesi. Si tocca appena il 2%, mentre in Lombardia - tanto per fare un esempio - i cittadini con la cittadinanza non italiana sono il 25% (uno su quattro).
Ma la sintesi è chiara: meno studenti (quasi ventimila in due anni quelli “persi”), meno classi e aule pollaio record.
Quotidiano Di Puglia