OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Dopo l'annuncio, il provvedimento diventa realtà. Sarà in vigore da domani la legge sul fermo pesca dei ricci di mare per tre anni in Puglia. Attenzione, però: questo non significa che non si potranno continuare a mangiare i ricci o le linguine ai ricci al ristorante: il divieto vale solo per la pesca in Puglia,. mentre possono essere comprati e venduti i ricci comprati altrove, come in Grecia o in Spagna.
Il provvedimento, approvato il 28 marzo scorso e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia il 20 aprile, ha efficacia di legge a partire da domani, appunto, 5 maggio. «Si chiude così il cerchio di un iter complesso, partito dalla mia proposta di legge condivisa con pescatori, ricercatori e ambientalisti, ben accolta da tutti coloro che amano il mare e la natura, e sottoscritta dal presidente Emiliano e da 49 consiglieri regionali - commenta il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani -Vietato pescare i ricci nei nostri mari, dunque, per consentire il ripopolamento dei fondali a rischio desertificazione a causa del prelievo massiccio degli ultimi anni».
La ratio della legge
Non basta il periodo di fermo biologico nei mesi di maggio e giugno, serve uno stop di tre anni per lasciare ai ricci tempo e modo per riprodursi.
La legge non vieta comunque di commercializzare ricci di provenienza extra regionale, che già oggi vengono serviti nei nostri ristoranti (arrivano soprattutto da Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Albania e la polpa perfino dal Cile). Ricci che potranno continuare ad essere consumati, purché sia chiara e certificata la loro origine d’importazione. A vigilare sarà la Guardia costiera, che assicura massimo impegno sul fronte di controlli e sanzioni.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia