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Dalla Regione Puglia arrivano 14 milioni di euro per i siti archeologici, all'indomani delle giornate europee dell'archeologia. Serviranno a finanziare gli interventi di valorizzazione e di diffusione della conoscenza di aree e parchi archeologici. La delibera della Giunta ha approvato i fondi provenienti direttamenti da quelli europei del Fesr, fondi europei di sviluppo regionale.
Chi potrà usufruirne
A poter usufruire dei finanziamenti saranno gli enti locali (Comuni, province, città metropolitana) mediante interventi di messa in sicurezza e recupero, interventi per l'accessibilità e la fruizione del patrimonio presente. L'obiettivo è quello di garantire continuità all'attività di ricerca archeologica, stimolando la realizzazione di laboratori o archeofficine per la fruizione dei reperti venuti alla luce dagli scavi.
Le clausole
Ogni progetto deve avere un range di finanziamento tra i 300mila e un milione di euro.
Le parole della consigliera
“In Puglia sono presenti almeno 125 siti già oggetto di scavi archeologici e rinvenimenti reperti archeologici o resti di grande interesse storico-culturale e scientifico, e 15 siti in cui negli ultimi anni sono state realizzate attività di ricognizione assai promettenti rispetto alla possibilità di avviare nuove campagne di scavo» - ha detto la consigliera delegata alla Cultura Grazia Di Bari.
Le scadenze per presentare il progetto
Le candidature progettuali devono essere presentate dai Comuni a partire dal 25 giugno fino al 4 agosto 2023 con il supporto di un formulario e di uno schema di domanda in allegato. Le attività di istruttoria e di valutazione cominceranno parallelamente all’arrivo delle prime domande per assicurare tempi celeri di riscontro agli Enti Locali e la maggiore efficienza possibile nell’utilizzo dei fondi FESR e nei relativi tempi di spesa.
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