Qualche contatto sottotraccia, ma nessuna accelerazione. Continua la guerra di nervi tra Fratelli d'Italia e Lega: in ballo c'è il pacchetto bis di candidature in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Regionali, è già duello nel Pd. Corre anche il sindaco Rolli
Liste, centrodestra alla prova: Messuti tentato da Forza Italia
Casanova boccia Fitto: «Con lui in Puglia si perde. Meglio io o un altro leghista»
Le impuntature di Salvini sulla Puglia sono da una parte l'eco del pressing portato da una parte della Lega pugliese, e dall'altro lato il frutto avvelenato del post-voto. Domenica l'ex vicepremier ha dovuto incassare la battuta d'arresto in Emilia Romagna (dove aveva polarizzato e personalizzato l'elezione regionale), la leadership forzista in Calabria (eletta la candidata unitaria Jole Santelli, berlusconiana) e l'invito a una gestione più collegiale e corale della coalizione da parte di FdI e Forza Italia. Salvini vuol uscire dall'angolo e punta a una regione potenzialmente vincente per il centrodestra al Sud: in palio Campania e Puglia, l'una però destinata a Forza Italia (Stefano Caldoro) e l'altra a FdI (Fitto). Insomma, sarebbe necessario scucire lo schema e scontentare qualcuno - in primis i berlusconiani, che perderebbero una candidatura. Non semplice, perché la tensione salirebbe alle stelle e i tempi delle candidature s'allungherebbero ancora. Oltretutto, a frenare sull'azzeramento dell'accordo non è solo FdI, ma anche Forza Italia per ovvie ragioni di calcolo. Pure in Puglia il coordinatore regionale Mauro D'Attis ha puntualizzato che «non ci sono veti su Fitto», «l'accordo prevede per noi di indicare il candidato in Campania», e «spetta al tavolo nazionale decidere quanto prima».
Salvini si muove sul filo da equilibrista, l'altroieri da una parte ha annunciato imminenti incontri a tre («ci vediamo in settimana per scegliere tutto al meglio») e dall'altra ha lanciato messaggi non certo distensivi («sulla Puglia ragioniamo da oggi»). E ieri ha provato a tendere la mano: «I rapporti sono buoni con tutti, li ho sentiti, li ho visti, Berlusconi, Meloni, Toti... È importante che una squadra abbia dentro tutti e che tutti abbiano grandi ambizioni e aspirazioni. Poi chi fa cosa lo decidono gli elettori». Forse già nelle prossime ore ci sarà qualche segnale di fumo. Di sicuro l'obiettivo è chiudere il dossier candidature entro la prossima settimana. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia