Navi della Marina Militare lungo il tracciato di Tap: controlli rafforzati dopo l'attacco al Nord Stream

Navi della Marina Militare lungo il tracciato di Tap: controlli rafforzati dopo l'attacco al Nord Stream
Navi della Marina Militare impegnate in controlli lungo il tracciato del gasdotto Tap che arriva fino a San Foca, marina di Melendugno. I controlli sono iniziati oggi e rientrano...

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Navi della Marina Militare impegnate in controlli lungo il tracciato del gasdotto Tap che arriva fino a San Foca, marina di Melendugno. I controlli sono iniziati oggi e rientrano in una più ampia strategia di monitoraggio e sicurezza dovuta alla situazione internazionale.

Il monitoraggio attivo partito oggi

Le navi della Marina Militare - due quelle che oggi si potevano vedere dalla costa - sono impegnate in attività di perlustrazione a scopo di monitoraggio. Non c'è un vero e proprio allarme, ma alla luce dell'attacco al Nord Stream dello scorso 26 settembre, con la conseguente fuga di gas, si è reso necessario un monitoraggio attivo delle condutture sottomarine. «Misure cautelative - confermano da Tap - necessarie alla luce dei rischi connessi all'attuale situazione interazionale. Da parte nostra, come abbiamo sempre fatto, stiamo collaborando con le autorità e gli operatori per gestire la situazione e garantire la sicurezza delle infrastrutture».

Analoga operazione in Sicilia

Uomini e donne della Marina militare - circa 500 - sono già in azione per monitorare il canale di Sicilia per impedire attacchi ed eventuali incidenti. Da monitorare ci sono Trasmed, l gasdotto che collega l’Algeria tramite la Tunisia; il Greenstreem che garantisce la connessione con la Libia e infine il Tap, che corre tra Puglia e Albania. Il compito della Marina è quello di sorvegliare ed intercettare eventuali attività sospette di mezzi ignoti o non autorizzati oltre che monitorare i fondali dove passano i gasdotti. 

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Quotidiano Di Puglia