Solamente nel mese di maggio i casi di morbillo sono stati quasi pari a quelli registrati in tutto il 2016, 8 contro 9. Dal primo gennaio 2017 allo scorso 30 giugno, le persone...
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In Puglia, dei 23 episodi registrati nei primi sei mesi del 2017, il 55% ha portato ad un ricovero ospedaliero e il 50% ad una complicanza grave. Infine, delle 23 persone contagiate l’82% non era vaccinata (per un altro 9% lo stato vaccinale non è conosciuto). Sono questi i dati riportati dall’Oer (l’Osservatorio epidemiologico) e da Moronet, osservando le statistiche dei primi sei mesi del 2017 emerge anche che la provincia più colpita è quella di Lecce con ben 11 casi, a seguire Foggia (5), Bari (3), Taranto e Brindisi 2 a testa.
C’è un altro aspetto che preoccupa i medici: i 23 contagi sono tutti concentrati tra marzo e giugno, il picco si è avuto a maggio con 8 episodi. La maggior parte dei casi è stata segnalata tra persone di età maggiore o uguale a 15 anni (64% nella fascia 15-39 anni e 9% oltre i 39 anni), con un’età mediana dei casi pari a 25 anni, mentre tra i bimbi tra uno e 14 anni la percentuale è del 9%. Un altro 18% dei contagi ha riguardato bambini con meno di un anno di età.
Come detto, nel 55% dei casi il morbillo, spesso sottovalutato, ha portato a complicanze che hanno reso necessario il ricovero in ospedale. Di che tipo di complicanze si tratta? Ad esempio la polmonite che nei bambini diventa ancora più pericolosa, stomatite e insufficienza respiratoria. Lo scorso 28 giugno al Bambin Gesù di Roma è morta una bimba di 16 mesi dopo aver contratto il morbillo: era stata vaccinata, ma dopo che era stata già contagiata dal virus.
Che sia la provincia di Lecce quella con più casi di morbillo non sorprende i medici, visto che il Salento è l’area della Puglia con il più basso livello di copertura vaccinale. In molti casi si è addirittura sotto la soglia minima di sicurezza (95% di copertura) individuata dall’Organizzazione mondiale della Salute (Oms), ad esempio: contro il meningococco C solamente il 76,6% dei bambini risulta essere stato immunizzato; per quanto riguarda il morbillo, la parotite e la rosolia, solamente l’83% degli adolescenti salentini è stato vaccinato, mentre per il pneumococco la percentuale sale al 92,7%. Per tutte le altre malattie infettive (epatite B, Hib, pertosse, tetano, poliomielite) la percentuale di copertura si attesta al 94%, quindi sempre sotto la soglia di sicurezza.
I dati salentini sono tra i più bassi non solo in Puglia ma in Italia e confermano che, in generale, nella nostra regione si registra il calo più significativo. Ad esempio, la copertura vaccinale contro il morbillo, a livello pugliese, è ferma all’84,9%. Ma non è l’unico vaccino che viene snobbato dalle famiglie pugliesi: l’esavalente, il farmaco che protegge i bambini da 6 malattie diverse (la difterite, l’epatite B, le infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, la pertosse, la poliomielite e il tetano), raggiunge una copertura di poco superiore al 93%, quindi sotto il 95% di due punti. In media, secondo l’ultimo report del ministero della Salute, solamente il 79% dei bambini pugliesi sino a 6 anni è vaccinato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia