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Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro: l'entrata in vigore del provvedimento del Governo non ha colto la Puglia impreparata e, fino a questo momento, non sono stati segnalati disagi lungo le linee ferroviarie e dei bus della regione: lo conferma il Gruppo delle Ferrovie dello Stato.
I timori di un venerdì nero per i trasporti, dunque, almeno per i pugliesi sono svaniti con il passare delle ore, mentre altrove, da Roma ad Ancona, molti lavoratori sono scesi in strada a protestare. Contestata non solo di presentazione del Green pass, ma anche il costo dei tamponi molecolari ai quali i non vaccinati sono costretti a sottoporsi per poter accedere al posto di lavoro.
Tornando ai trasporti, «stiamo registrando un grande senso di responsabilità da parte di tutti i dipendenti che in molti casi avevano voglia di mostrare il proprio Green Pass. È ancora presto per fare bilanci ma possiamo dire che al momento, su oltre 5mila dipendenti, solo cinque non avevano il certificato verde e sono stati allontanati». Lo ha detto Matteo Colamussi, presidente di Asstra Puglia e Basilicata, l'associazione che riunisce le aziende del trasporto pubblico. «Tutti i servizi - conclude - si stanno svolgendo regolarmente».
Nei Comuni non sono stati segnalati particolari disagi: due assenze, su centinaia di dipendenti, sono state segnalate al Comune di Lecce. Si tratta, con ogni probabilità, di dipendenti sprovvisti di Green pass.
I tamponi
A questo proposito, in una intervista al Corriere della Sera, Guido Rasi, ex capo dell'Ema e consulente del commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, ha chiarito che non è praticabile la strada - suggerita anche da alcuni sindacati - di estendere la validità dei tamponi a 72 ore, invece che, com'è adesso, mantenerla a 48. «Tamponi validi 72 ore? No - ha detto Rasi - sono attendibili solo per 8.
I sindacati
«Stiamo lavorando in queste ore negli ambienti lavorativi per parlare con gli indecisi, i dubbiosi e le tante persone impaurite nella prospettiva di convincerli a vaccinarsi». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra intervenendo a Rai news 24. «Ieri abbiamo chiesto a Draghi di valutare l'opportunità di un'ulteriore riduzione dei costi dei tamponi e anche di autorizzare le aziende a effettuare screening e test per alleggerire la pressione sulla farmacie».
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Quotidiano Di Puglia