Discoteche, via libera del Cts ma solo con il green pass. Ingressi ridotti del 50% e tracciamento

Discoteche, via libera del Cts ma solo con il green pass. Ingressi ridotti del 50% e tracciamento
Riapertura di discoteche e club: obiettivo centrato a metà. Se il Comitato tecnico scientifico ieri ha dato il via libera alla ripartenza dei locali da ballo in zona...

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Riapertura di discoteche e club: obiettivo centrato a metà. Se il Comitato tecnico scientifico ieri ha dato il via libera alla ripartenza dei locali da ballo in zona bianca, all’appello manca ancora una data certa da segnare sul calendario. «Riapriranno con il green pass e con raccomandazioni specifiche. Ma la data spetta al governo», ci ha tenuto a precisare Franco Locatelli, coordinatore del Cts. Ora spetta, dunque, al ministro della Salute Roberto Speranza firmare l’ordinanza ad hoc che fissa la data per la riapertura delle discoteche. Ripartenza che potrebbe essere prevista già il 3 luglio, come auspica il Silb-Fipe (Sindacato italiano locali da ballo) o, comunque, entro il 10 del prossimo mese. «Accolgo con soddisfazione l’indicazione del Cts. Una decisione che il Mise, accogliendo le legittime aspettative degli operatori del settore, ha sollecitato e promosso anche con una lettera al Comitato. Lunedì chiederemo di fissare una data per le aperture» ha fatto sapere il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Le nuove regole: green pass, ingressi ridotti e tracciamento

Intanto ieri Cts ha fissato una serie di paletti per la riapertura in sicurezza dei locali all’aperto. A partire dall’obbligo di ingresso nei club con il green pass. Accesso consentito solo a chi è stato vaccinato, dunque. In alternativa, a chi dimostra con certificato di essere guarito oppure di essersi sottoposto a un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Ma titolari e gestori dovranno conservare i dati anagrafici e i recapiti dei clienti per 14 giorni. E ciò al fine di consentire il tracciamento in caso di necessità. Nella relazione presentata dagli esperti del Cts al governo, tuttavia, è previsto il contingentamento degli ingressi con capienza ridotta del 50%. Del resto secondo gli esperti del Comitato, “le attività di questo settore sono note come tra quelle a maggior rischio di trasmissione e anche nel passato recente è stata confermata questa tipologia di rischio”. E ancora, “gli utenti di queste tipologie di attività in larga parte appartengono alle fasce di età più giovani che allo stato attuale sono tra quelle con le coperture vaccinali più basse e rappresentano anche i soggetti intrinsecamente più suscettibili a diffondere la variante Delta”. Da qui, dunque, la decisione di mantenere la linea della prudenza almeno in fase iniziale. 

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I gestori dei club: «Inutile dimezzare gli ingressi: c'è il green pass»

Di ingressi dimezzati, tuttavia, titolari e gestori dei club non ne vogliono sapere. Anzi. «Quella di oggi (ieri, ndr) è una fumata grigia e non bianca - sottolinea Maurizio Pasca della Silb - Con il green pass i locali sono di fatto Covid free e non c’è motivi di ridurre la capienza, cosa per noi economicamente insostenibile, o di osservare distanziamento e tenere la mascherina. Non dimentichiamo che da settimane si balla ovunque in Italia abusivamente. Certo è importante ripartire, ma auspichiamo una revisione delle regole». Moderatamente ottimista Pierpaolo Paradiso, titolare di “Praja” a Gallipoli: «Seppure manchi ancora una data certa per ripartire - sottolinea - il lavoro di tracciamento sarà fondamentale per monitorare l’andamento del contagio tra la popolazione giovanile, garantendo un supporto alle Asl e alla Regione. Saremo sentinella di contagi e varianti, in altre parole».

Alemanno (M5s): «Soddisfatti ma ora il governo individui una data»

Dello stesso avviso la deputata M5S Soave Alemanno: «Finalmente è arrivata la notizia per la quale abbiamo tanto lavorato nelle passate settimane. Ora chiediamo al governo di individuare al più presto la data di riapertura, che siamo certi sarà vicina nel tempo, consentendo così agli operatori di programmare la ripartenza e iniziare a risalire la china dopo mesi di chiusura ed enormi ricadute economiche. Sono personalmente molto soddisfatta di questo risultato e di aver contribuito a chiarire che questi luoghi di ritrovo, se riaperti nel pieno rispetto dei protocolli, saranno un fattore di sicurezza e di prevenzione del contagio».
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