Tre case irregolari e otto denunce nel Salento: blitz dei Nas

Tre case irregolari e otto denunce nel Salento: blitz dei Nas
Alcuni ospiti in più rispetto al numero previsto dalle autorizzazioni, alcuni dipendenti che svolgevano le mansioni di infermieri, pur senza averne il titolo e, infine,...

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Alcuni ospiti in più rispetto al numero previsto dalle autorizzazioni, alcuni dipendenti che svolgevano le mansioni di infermieri, pur senza averne il titolo e, infine, alcune scatole di farmaci scaduti e carne in cattivo stato di conservazione nelle cucine. Sono queste alcune delle contestazioni che i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Lecce hanno fatto ai titolari di tre case di riposo situate nell'hinterland leccese e che hanno portato all'apertura di un'indagine da parte della Procura. Sono, in totale - tra titolari e dipendenti - otto le persone denunciate.

Le indagini

Tutto parte dagli accertamenti di routine che i carabinieri del Nas effettuano quotidianamente, su tutto il territorio provinciale, per verificare il rispetto delle misure di contrasto e contenimento della diffusione epidemiologica da Covid-19. In questo periodo, a causa del pericolo di sviluppo di focolai, questa attività si concentra particolarmente sulle strutture socio-sanitarie e assistenziali.
Ed è proprio nel corso di questi controlli che sono state riscontrate irregolarità tali da comportare la chiusura di tre strutture.

Le contestazioni

I militari, infatti, hanno verificato la presenza complessivamente di 14 persone in più rispetto al limite numerico per il quale le tre residenze erano state autorizzate, cosa che contribuiva a compromettere i requisiti organizzativi e strutturali delle strutture stesse. Per di più, alcuni degli ospiti erano in condizioni di salute precarie e quindi non compatibili con la permanenza in quel tipo di residenza. In due delle tre strutture finite nel mirino del Nas, inoltre, è stato appurato che 4 dipendenti svolgevano le mansioni di infermiere, pur senza essere in possesso dei titoli e delle competenze necessarie per prestare quel tipo di assistenza agli anziani ricoverati. Infine, sono state sequestrate due confezioni di farmaci scaduti e 14 chili di carne in cattivo stato di conservazione.

 

Le denunce

Per tutti questi motivi, i carabinieri hanno denunciato in totale otto persone tra titolari e lavoratori dipendenti delle tre strutture ricettive per anziani. Come da prassi, sugli episodi è stata aperta un'inchiesta.


I controlli dei carabinieri del Nas proseguiranno anche nelle prossime settimane. Le verifiche sono rivolte al controllo del rispetto delle norme anticovid e quindi i militari, nel corso delle loro ispezioni, appurano che nei locali sia presente il gel igienizzante, i cartelli che indicano i percorsi da seguire e la distanza interpersonale da mantenere oltre, ovviamente alle condizioni igieniche generali degli stabili oggetto dei controlli. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia