LONDRA - Fiat-Chrysler e Peugeot stanno valutando un accordo che creerebbe la quinta casa automobilistica mondiale con 8 milioni di auto l'anno. Lo riporta il Financial Times...
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PSA Peugeot Citroen e Fiat-Chrysler hanno valutato un accordo che creerebbe la quinta casa automobilistica mondiale con circa milioni di auto, riporta il Financial Times. Le due case automobilistiche hanno avuto contatti informali su una possibile fusione all'inizio dell'anno, nell'ambito della ricerca sia da parte di Peugeot sia da parte di Fiat di opzioni per affrontare problemi condivisi, ovvero gli elevati costi e la debole esposizione ai mercati emergenti. Le trattative sono preliminari. Un accordo unirebbe due delle più "venerate" case automobilistiche europee e dinastie familiari nell'industria dell'auto.
«Se le trattative faranno progressi» il gruppo che nascerebbe produrrebbe otto milioni di auto l'anno e sarebbe un «potenziale rivale di Volkswagen, Toyota e General Motors» afferma il Financial Times. «Le trattative non sono iniziate ma ci sono stati contatti e ritengo che il 2015 sarà l'anno decisivo» afferma un banchiere a conoscenza delle discussioni citato dal Financial Times.
A una settimana esatta da quando su un mensile tedesco si erano diffuse le voci - poi smentite - che la casa automobilistica italiana volesse fondersi con Volkswagen, questa volta è stato il sito del Financial Times a riportare la notizia di una trattativa con i francesi di Psa. Secondo il quotidiano Peugeot Citroen e Fiat-Chrysler, nei mesi scorsi avevano avviato discussioni per valutare diverse opzioni strategiche, ma i colloqui erano poi stati messi in stand by quando la casa francese aveva deciso di concentrarsi sulla propria ristrutturazione attraverso l'ingresso nel capitale dei cinesi di Dongfeng Motors.
Ogni eventuale operazione, secondo il Ft, non arriverebbe prima del prossimo anno. I vantaggi driverebbero dalla possibilità di creare il quinto produttore di vetture al mondo con una forte presenza in Europa e negli Stati Uniti (grazie a Chrysler), ma anche una maggiore forza sui mercati emergenti e, in particolare la Cina, dove il Lingotto ha storicamente stentato e dove il partner cinese di Psa potrebbe rappresentare un ottimo alleato. Sia da Peugeot Citroen sia da Fiat-Chrysler sono arrivate solo smentite sull'operazione. I titoli del Lingotto che erano arrivati a guadagnare fino al 3,8% nel corso del pomeriggio hanno ripiegato sul finale a +2,1%. Rialzo simile anche per Psa che alla Borsa di Parigi ha fatto segnare +2,01%. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia