ROMA - Oltre 65 miliardi di euro di nuovo export entro il 2020 possono essere generati dalla componentistica italiana per l’automotive. Uno studio di Sace, la società...
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Ma mentre l’export di automobili si e? riposizionato sulle geografie a maggior domanda e la quota UE sulle vendite e? scesa dall’80% al 54% in dieci anni, non altrettanto ha fatto la filiera, pur rimanendo il nono attore globale con 4,8 miliardi di euro di export netto di componenti. Nel mondo, quattro prodotti di altra componentistica su 100 sono Made in Italy mentre 16 sono tedeschi e il settore presenta un quadro di «intensa innovazione» su alimentazione, carrozzeria e tecnologie. Molte aziende hanno già iniziato a lavorare con Sace e Simest per posizionarsi nei mercati strategici. Gli esempi citati dalla società vanno da multinazionali come il Gruppo Tiberina o il Gruppo Imr a piccole e medie imprese come Osai, azienda torinese specializzata in tecnologie per l’automazione.
Quotidiano Di Puglia