OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Studenti in piazza per protestare contro il possibile aumento delle tasse universitarie. Udu e Link, da questa mattina alle 9, sono per strada, davanti alla sede del rettorato in piazzetta Tancredi a Lecce per dissuadere il Senato accademico dall'approvare una manovra economica che condurrà a un generalizzato ritocco al rialzo delle tasse universitaria con una penalizzazione più forte per chi è fuoricorso e per i redditi più elevati e maggiori incassi, per l'Ateneo del Salento, per circa 2 milioni di euro. Il ritocco riguarderebbe, in particolare, il contributo unico - che passerebbe da 1200 a 1500 euro - e un aumento medio di 200 euro annui da spalmare sulle varie fasce di reddito, fatta salva quella sotto i 25mila euro di Isee.
Lo slogan della manifestazione “Parcheggiamoci in rettorato” riprende, con una non così velata ironia, una frase sfuggita nei giorni scorsi al rettore Fabio Pollice e sgradita agli studenti.
Dopo cori, striscioni e sit in, il rettore Pollice ha voluto parlare ai manifestanti, spiegando che la necessità di un aumento è legata alla riduzione dei fondi trasferiti a Unisalento dal ministero dell'Università e della Ricerca, ma gli studenti non intendono darsi per vinti, come spiega Marinella Milia, responsabile comunicazione dell'Udu (Unione degli universitari) e studentessa di Sociologia: «Le proposte sul tavolo del Senato accademico sono in tutto tre: una presentata dalla governance d'Ateneo, una da noi di Udu e una da Link. Quella che sarà approvata passerà, alla fine del mese, al vaglio del Consiglio di Amministrazione. Noi siamo tutti in piazza, con una bella e nutrita partecipazione e intendiamo continuare a far sentire la nostra voce. Siamo convinti, come Udu Lecce, che si possa formulare un sistema di tassazione che porti all'Università il gettito che desidera, ma che non gravi sui più deboli e sulla fascia di reddito immediatamente successiva alla no tax area».
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia