Tricase revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini. Ma il sindaco vota no

Tricase revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini. Ma il sindaco vota no
Tricase revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: il Consiglio comunale ha votato a favore della misura dopo le polemiche scoppiate alcune settimane fa. Non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tricase revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: il Consiglio comunale ha votato a favore della misura dopo le polemiche scoppiate alcune settimane fa. Non c'è stata unanimità: la revoca è arrivata a maggioranza con 10 voti favorevoli, 6 contrari e l'astensione del presidente del Consiglio. Tra i favorevoli cinque voti dai banchi del centrosinistra (alla guida il Comune) e cinque voti dalle opposizioni. Una maggioranza trasversale agli schieramenti politici con il sindaco Antonio De Donno che ha votato contro la revoca e i singoli consiglieri che, al netto di alcuni partiti (compatto il Pd sul fronte del sì), si sono espressi, come si dice in questi casi, secondo coscienza. 

Liliana Segre e Benito Mussolini cittadini onorari di Tricase: è scontro

Mussolini (nel 1924) e Segre (oggi) cittadini onorari. Dalla dittatura alla libertà, la Storia non si cancella

Nei giorni scorsi il caso, dopo la sollecitazione iniziale alla revoca avanzata da Giovanni Carità, consigliere di opposizione di sinistra, era passato al vaglio della Commissione Cultura con un lavoro di approfodimento delle ragioni storiche della cittadinanza onoraria risalente al 1924. Ieri sera, poi, il voto in aula a Palazzo Galatone con le posizioni differenziate dei consiglieri. Si chiude così un caso su cui anche i sindacati - prima la Cgil e poi la Uil - avevano chiesto alla maggioranza e al sindaco una netta presa di posizione a favore della revoca. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia