"Assenza di misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento dei debiti" e scarsa trasparenza "in relazione alle proprie obbligazioni pecuniarie",...
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Criticità e problemi da risolvere, dunque, ma non dissesto che avrebbe di fatto bloccato ogni investimento e ogni possibile manovra dell'attuale Giunta.
"I fatti si incaricano sempre di fare giustizia della propaganda e ogni ulteriore commento è superfluo" scrive il sindaco Carlo Salvemini su Facebook. Il riferimento è al consigliere di minoranza, già primo cittadino, Paolo Perrone che qualche giorno fa, in una conferenza stampa convocata all'hotel Tiziano, attaccava Salvemini dicendo che davanti ai giudici della Corte dei Conti non avrebbe difeso adeguatamente gli interessi del Comune di Lecce. L'audizione, in particolare - la seconda in pochi mesi - riguardava proprio l'esercizio 2015. Perrone ha criticato Salvemini, sostenendo che avrebbe agito "contro gli interessi dell'ente", di "tifare per il dissesto", comportandosi "come se stesse ancora all'opposizione".
Ieri la Corte dei Conti - sezione regionale di Controllo - ha poi notificato la delibera relativa al procedimento sul bilancio 2015. Non è stato dichiarato il dissesto, che il primo cittadino ha sempre chiarito di voler evitare, ma "è stata ribadita - precisa Salvemini - la preoccupazione per gli equilibri economici e finanziari del Comune; ci è stato prescritto di adottare tutte le misure idonee a superare definitivamente le criticità e a sollecitare e intraprendere il recupero delle somme non versate a titolo di imposta di soggiorno da diverse strutture ricettive presenti in città e da questa amministrazione accertate per la prima volta per il periodo 2013-2016". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia