Bilancio 2015, la Corte dei Conti: "Comune in ritardo sui debiti e poco trasparente". E Salvemini attacca Perrone

Palazzo Carafa
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di Paola Ancora
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Giovedì 19 Luglio 2018, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 10:13
"Assenza di misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento dei debiti" e scarsa trasparenza "in relazione alle proprie obbligazioni pecuniarie", oltre che "difficoltà di cassa e di riscossione delle entrate". Anche per il 2015 il giudizio della Corte dei Conti sul bilancio di Palazzo Carafa è impietoso. E i giudici contabili richiamano l'amministrazione a porre rimedio a lacune e debolezze economico-finanziarie dell'ente, "dandone tempestiva comunicazione". Così, con le manovre correttive, è scongiurato il dissesto, per il quale a lungo si è temuto in questi mesi: prima con la ricognizione dei debiti fuori bilancio avviata dal sindaco Salvemini non appena insediato e dalla quale è emerso un buco di circa otto milioni; poi con i ripetuti richiami dei giudici contabili circa gli esercizi passati, 2013 e 2014 in particolare, quando è stata sottolineata l'incapacità dell'ente a riscuotere le tasse. Un dato su tutti: solo il 42% delle multe comminate nel 2014 è stato pagato e riscosso. 
Criticità e problemi da risolvere, dunque, ma non dissesto che avrebbe di fatto bloccato ogni investimento e ogni possibile manovra dell'attuale Giunta.
"I fatti si incaricano sempre di fare giustizia della propaganda e ogni ulteriore commento è superfluo" scrive il sindaco Carlo Salvemini su Facebook. Il riferimento è al consigliere di minoranza, già primo cittadino, Paolo Perrone che qualche giorno fa, in una conferenza stampa convocata all'hotel Tiziano, attaccava Salvemini dicendo che davanti ai giudici della Corte dei Conti non avrebbe difeso adeguatamente gli interessi del Comune di Lecce. L'audizione, in particolare - la seconda in pochi mesi - riguardava proprio l'esercizio 2015. Perrone ha criticato Salvemini, sostenendo che avrebbe agito "contro gli interessi dell'ente", di "tifare per il dissesto", comportandosi "come se stesse ancora all'opposizione". 
Ieri la Corte dei Conti - sezione regionale di Controllo - ha poi notificato la delibera relativa al procedimento sul bilancio 2015. Non è stato dichiarato il dissesto, che il primo cittadino ha sempre chiarito di voler evitare, ma "è stata ribadita - precisa Salvemini - la preoccupazione per gli equilibri economici e finanziari del Comune; ci è stato prescritto di adottare tutte le misure idonee a superare definitivamente le criticità e a sollecitare e intraprendere il recupero delle somme non versate a titolo di imposta di soggiorno da diverse strutture ricettive presenti in città e da questa amministrazione accertate per la prima volta per il periodo 2013-2016". 
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