Prof, ecco la squadra anti-Covid: «In ritardo, rischio cattedre vuote»

Prof, ecco la squadra anti-Covid: «In ritardo, rischio cattedre vuote»
A chi pochi spiccioli, a chi il portafoglio gonfio. Il riparto dei 29.070.128,61 euro destinati al Salento per l'assunzione di personale docente e non docente richiesto dalle...

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A chi pochi spiccioli, a chi il portafoglio gonfio. Il riparto dei 29.070.128,61 euro destinati al Salento per l'assunzione di personale docente e non docente richiesto dalle scuole vede molti scalini fra una scuola e un'altra. Ma sotto i riflettori anche i tempi comodi per mettere i dirigenti scolastici nella condizione di nominare il team anti Covid.


L'altro ieri 150 dirigenti si sono confrontati via web con il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Melilli, e un funzionario dell'Ufficio scolastico regionale, ricevendo i chiarimenti del caso. Per Roberto Calienno, segretario della Cisl scuola Puglia, nella valutazione dei dirigenti scolastici ha pesato il fatto che il monitoraggio del fabbisogno quando ancora non c'era chiarezza sulle regole per il rientro a scuola. Certamente questo è un elemento, ma c'è anche il paradosso di scuole che avendo a disposizione spazi per effetto della progressiva perdita di alunni hanno potuto chiedere un maggior numero di personale docente e non docente potendo sdoppiare le classi. Circostanza non percorribile per chi, invece, ha i numeri in crescita e quindi necessita innanzitutto di spazi che a tutt'oggi non ci sono. Rimane il fatto che la cifra di quest'anno scolastico è il ritardo e la lentezza con cui da Roma sono arrivate le disposizioni agli uffici scolastici territoriali ha messo tutti sotto pressione e costretto a lavorare a marce forzate.

Quindi? L'organico aggiuntivo comunque arriva in ritardo: i dirigenti scolastici dovranno intanto trovare le disponibilità a 8 giorni dall'inizio della scuola. Per i precari più precari, come li definiscono i sindacati, l'incarico Covid è una seconda scelta, rispetto ad una eventuale nomina annuale, perciò aspetteranno che si concludano le nomine annuali per poi accettare un incarico a tempo (9 mesi) con in più la prospettiva di una rescissione del contratto in caso di nuovo lockdown.

Per Arturo Gaetani, segretario regionale Uil scuola con delega per Lecce, il problema dell'organico Covid sta nell'assenza delle tutele che di solito coprono i contratti a tempo determinato: «Non ci sono tutele e ritengo che si tratti di contratti che non rispettano i requisiti minimi che devono essere garantiti ai lavoratori. Sono esposti più dei precari, poi è chiaro che per le scuole sono importanti perché danno possibilità di organizzare le classi in sicurezza e di vigilare per evitare assembramenti rischiosi. Sarebbe stato più equo assumere meno persone, ma con un incarico annuale. Se lavoreranno fino al 30 giugno andrà bene, ma qui ci sono precari che hanno meno certezze rispetto ai loro colleghi che lavorano a tempo determinato. L'anno scorso, quando fu bloccata l'attività, il personale a tempo determinato conservò la retribuzione, ora pongo qualche punto di domanda».

Dal fronte dei dirigenti scolastici i ma, i se. «Ho accolto con entusiasmo la gestione di queste risorse pubbliche afferma Patrizia Colella, dirigente scolastico dell'Olivetti di Lecce perché finalmente sono servite a riequilibrare le sperequazioni, come chiedevamo da anni. Dopo l'iniziale preoccupazione sulla gestione di queste risorse e dell'impegno che poteva ricadere sulle scuole, si è reso evidente che in realtà si tratta di un portafoglio virtuale. Ho chiesto solo due collaboratori scolastici perché non ho possibilità di sdoppiare le classi non avendo spazi, anzi aspetto che ci siano assegnate due aule. Da questo punto di vista le scuole più dimensionate non hanno avuto un grande vantaggio, ma è giusto che si sia data priorità al primo grado d'istruzione perché noi possiamo utilizzare la didattica a distanza mentre con i più piccoli è molto difficile».

Loredana Di Cuonzo, dirigente scolastica del liceo classico e musicale Palmieri di Lecce, puntualizza: «Ho avuto timore che gravasse sulla scuola l'incombenza del pagamento degli stipendi, fortunatamente non è così. Innanzitutto ci verrà fornito un modello di contratto che, una volta sottoscritto, dovremo inserire in un'area apposita. Gli assunti Covid saranno gestiti più o meno come una normale supplenza. Per mancanza di spazi abbiamo adottato la modalità della didattica mista e quindi ho chiesto solo sei collaboratori scolastici. Per avere tutti in presenza bisogna raddoppiare gli spazi e quindi l'organico: non abbiamo questa opzione».


Per quanto riguarda le risorse, bottino grosso per il Comprensivo di Cursi che ha chiesto 738.768,78 euro, allo Stomeo Zimbalo di Lecce 629.163, al Comprensivo di San Cesario 525.659,04. Small le richieste dell'Olivetti con 33.938,28 euro ex aequo con il comprensivo Vittorio Bodini di Monteroni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia