Turni pomeridiani a scuola, con lezioni dalle 16 alle 20: i genitori promettono battaglia se l'ipotesi sul tavolo dei presidi e del Comune di Lecce dovesse prendere corpo....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Soluzioni che, in alcuni casi, sono ben lontane dall'essere raggiunte. È il caso, ad esempio, del primo circolo Cesare Battisti, al quale servirebbero 14 aule per ospitare tutti i bambini della scuola primaria. Le aule non sono state individuate, il denaro messo a disposizione da ministero e Comune per crearne di nuove non era sufficiente e, al momento, le classi quarte e quinte della scuola, più una terza, saranno costrette a frequentare la scuola nel pomeriggio, dalle 15 o dalle 16 fino alle 20, e il sabato, con un annullamento de facto della settimana corta. Per questo i genitori sono pronti a fare le barricate.
«I nostri bambini - dice Irene, mamma di una bambina che frequenterà la quarta D - sono stati penalizzati già durante l'anno che si è concluso. Ora, questo macigno, che costituirà un enorme disagio per le famiglie. Io ho due figlie, una dovrà frequentare la mattina e l'altra il pomeriggio: come dovrò organizzarmi con il lavoro? E che cosa potranno mai imparare i bambini alle otto di sera? Il Comune non ha i soldi, ma quello che ci stanno scaricando addosso è un problema gravissimo. Non possono essere i bambini a pagare. Al sindaco e agli amministratori chiedo: se fossero figli vostri, li mandereste a scuola di sera?».
«È assurdo pensare che bambini di otto o nove anni possano affrontare lunghe lezioni pomeridiane fino a tarda sera. Questo - incalza Angela, madre di un bambino della futura quarta A -, li penalizzerebbe ulteriormente dopo mesi difficili di didattica a distanza. Sarebbe una grave lesione al loro diritto allo studio e ai diritti dell'infanzia. Non so di chi siano le responsabilità, se della scuola o dell'amministrazione comunale, e come mai, inspiegabilmente, ad oggi non sia stata ancora trovata una soluzione adeguata. Ma adesso mi aspetto che le istituzioni si diano da fare senza perdere altro tempo per risolvere questo problema, noto da mesi, mettendo al centro il benessere, l'equilibrio e la serenità dei bambini e delle loro famiglie».
Ancora più duro Alessandro, padre di una bambina pronta a frequentare la quarta sempre alla Cesare Battisti: «Ma davvero - chiede - i nostri figli meritano di essere maltrattati così? Noi genitori saremo costretti a clonarci per poter accompagnare più figli a scuola, in orari e posti diversi ancora da individuare o fabbricare. Classi smembrate, con buona pace della continuità didattica; la scuola di pomeriggio, che impedirebbe qualsiasi attività sportiva o ricreativa: mi chiedo cosa si sia concepito, rispetto a un tema sociale così importante, in questi sette mesi. Faccio un ultimo, disperato appello agli amministratori e ai politici di Provincia e Comune di Lecce, sperando che, senza bieche strumentalizzazioni politiche, tutti provino a rendere possibile quello che dovrebbe essere normale». Cioè mandare tutti a scuola la mattina, restituendo ai bambini un barlume di normalità, al quale hanno diritto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia