Giuseppe Amato, ritenuto a capo del clan smantellato lo scorso giugno con l'operazione “Tornado”, torna a casa: il 64enne di Scorrano lascerà il...
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Il provvedimento è firmato dal presidente del tribunale del Riesame, Carlo Cazzella, e dai giudici Anna Paola Capano e Pia Verderosa, che hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati difensori di Amato, Ladislao Massari e Vincenzo Blandolino. A esaminare la documentazione medica del 64enne, il medico legale Roberto Vaglio, nominato dal tribunale: Amato dovrà essere sottoposto a una terapia che è impossibile effettuare dietro le sbarre, anche alla luce della distanza - oltre 50 chilometri - fra l'istituto di pena nel quale si trova e l'ospedale più vicino.
Infiltrazioni mafiose, sciolto il Consiglio a Scorrano
«Come ti abbiamo fatto salire, ti facciamo scendere»: le minacce del clan al sindaco. E il bacio fra le bancarelle della festa patronale
Amato, in base alle evidenze investigative dell'operazione "Tornado" condotta dai carabinieri della compagnia di Maglie, sarebbe stato a capo di un clan che gestiva - nell'area fra Maglie e Scorrano - il traffico di sostanze stupefacenti, il business delle estorsioni. Nell'operazione rimase coinvolto anche l'allora sindaco di Scorrano, Guido Nicola Stefanelli, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Comune è stato successivamente sciolto per mafia con provvedimento della prefettura di Lecce. Le indagini si sono ora concluse e si attende la fissazione dell'udienza preliminare. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia