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Non si sarebbe assentata dal lavoro, ma avrebbe consentito a un "collega", un tecnico sanitario, di farlo timbrando il badge al suo posto: con l'accusa di concorso in truffa aggravata in danno del Servizio sanitario nazionale, una dirigente medico dell'ospedale di Gallipoli, R.S.M, 39 anni, è stata condannata a un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione nel casellario) dal giudice monocratio Edoardo D'Ambrosio. Il tecnico aveva patteggiato la pena.
Gli episodi
Alla dirigente erano stati contestati cinque episodi avvenuti nel 2018: a indagare erano stati i carabinieri del Nas, coordinati dal pm Maria Consolata Moschettini.
L'imputata è stata assistita dall'avvocato Tommaso Stefanizzo, la Asl si è costituita parte civile con il legale Alfredo Cacciapaglia. È stato stabilito il diritto all'Azienda di essere risarcita e una provvisionale sul totale di 500 euro.
Quotidiano Di Puglia