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Una donna, moglie di un brigadiere dei carabinieri di Casarano in servizio nel Ragusano, è stata uccisa a coltellate in Sicilia. L'omicidio è stato confessato dal cognato.
All'origine la depressione
Un gesto dettato forse dalla depressione, di cui sarebbe stato vittima dopo essere andato in pensione, anche se non esiste un certificato medico che l'attesti. È uno dei possibili moventi del delitto di Rosalba dell'Albani, 52 anni, assassinata con un coltello mentre dormiva accanto alla madre, costretta a letto, a Giarratana, nel Ragusano.
Il dolore e la fiaccolata
Dolore e sgomento tanto in Sicilia, quanto nel Salento. Nel ricordo di Rosalba, è stata organizzata una fiaccolata, organizzata dalla parrocchia e dal Comune, partita dal luogo della tragedia, dove abitano due sorelle della vittima, ha percorso la via principale della cittadina per concludersi nella piazza antistante il municipio. Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, nel pomeriggio si è recato a Giarratana per visitare la famiglia. «Ho trovato persone distrutte dal dolore, ma sostenute dalla fede - ha detto La Placa - è una tragedia immane, una tragedia senza senso: è stata uccisa una donna, la donna è l'autrice della vita. Ma questa tragedia colpisce tutte le famiglie coinvolte e l'intera comunità di Giarratana. Siamo vicini a loro e preghiamo insieme a tutta la comunità cittadina».
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