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Avrebbe ripetutamente picchiato la moglie, costringendola, a causa delle percosse, ad interrompere due gravidanze gemellari. Ma si sarebbe scagliato anche contro la figlioletta di appena 6 mesi. Un uomo di 31 anni residente nella zona di Otranto è stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
Le indagini
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Lecce Luigi Mastroniani.
Molestie anche al nuovo compagno di lei
Nonostante la fine del matrimonio, poi, il 31enne avrebbe continuato a molestare la ex moglie e a minacciare il suo nuovo compagno. Per farlo, avrebbe creato anche un profilo falso sui social network. I fatti sono finiti in una denuncia che ha fatto scattare le indagini delle forze dell'ordine e che ha portato all'apertura di un processo a carico dell'uomo. Martedì il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Silvia Saracino, ha condannato l'uomo a sei anni e due mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Inoltre, il 31enne è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e interdetto legalmente per tutta la durata della pena. Dovrà poi risarcire la ex moglie, difesa dall'avvocato Raffaele Colluto, e la bambina, rappresentata dalla curatrice speciale nominata dal Tribunale dei Minori. Per il momento è stata stabilita una provvisionale di 20mila euro per ciascuna parte civile, mentre l'ammontare del danno sarà definito in separata sede. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. Solo allora l'uomo, difeso dall'avvocato Francesca Conte, potrà decidere se ricorrere in Appello contro la sentenza.
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