Due aborti a causa delle percosse: marito violento sconterà sei anni e due mesi

Due aborti a causa delle percosse: marito violento sconterà sei anni e due mesi
di Pierangelo Tempesta
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 21:16

Avrebbe ripetutamente picchiato la moglie, costringendola, a causa delle percosse, ad interrompere due gravidanze gemellari. Ma si sarebbe scagliato anche contro la figlioletta di appena 6 mesi. Un uomo di 31 anni residente nella zona di Otranto è stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Le indagini

Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Lecce Luigi Mastroniani.

Stando alla ricostruzione degli investigatori, l'uomo avrebbe ripetutamente alzato le mani sulla moglie, insultandola, accusandola di tradimenti e facendola pedinare da un parente. Le percosse sarebbero andate avanti senza alcuna remora anche quando la malcapitata era incinta di tre gemelli e, quindi, ancora più fragile. L'uomo, convinto che la gravidanza fosse frutto di un tradimento, avrebbe prima chiesto di eseguire un test del dna per verificare la paternità dei nascituri. Poi avrebbe picchiato la donna fino a costringerla ad abortire. Questo avveniva nel mese di agosto del 2017. Circa sei mesi dopo, all'inizio del 2018, la storia si è ripetuta: la giovane, in attesa di altri due gemelli, a causa delle percosse ha perso uno dei figli che aveva in grembo.

Molestie anche al nuovo compagno di lei

Nonostante la fine del matrimonio, poi, il 31enne avrebbe continuato a molestare la ex moglie e a minacciare il suo nuovo compagno. Per farlo, avrebbe creato anche un profilo falso sui social network. I fatti sono finiti in una denuncia che ha fatto scattare le indagini delle forze dell'ordine e che ha portato all'apertura di un processo a carico dell'uomo. Martedì il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Silvia Saracino, ha condannato l'uomo a sei anni e due mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Inoltre, il 31enne è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e interdetto legalmente per tutta la durata della pena. Dovrà poi risarcire la ex moglie, difesa dall'avvocato Raffaele Colluto, e la bambina, rappresentata dalla curatrice speciale nominata dal Tribunale dei Minori. Per il momento è stata stabilita una provvisionale di 20mila euro per ciascuna parte civile, mentre l'ammontare del danno sarà definito in separata sede. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. Solo allora l'uomo, difeso dall'avvocato Francesca Conte, potrà decidere se ricorrere in Appello contro la sentenza.

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