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A Novoli e a Veglie la domenica del Corpus Domini è stata segnata dal dolore. I due comuni sono stati travolti dalla tragedia dell'omicidio-suicidio avvenuto la notte scorsa nell’abitazione al civico 7 di via Veglie e poi nelle campagne al confine tra Novoli, Campi Salentina e Carmiano. Una tragedia inspiegabile per chi conosceva Matteo Verdesca e Donatella Miccoli e sino a poche ore prima li aveva visti, in compagnia dei figli, ridere e scherzare davanti alle giostrine installate in paese per la festa di San Luigi.
Una famiglia distrutta
Una famiglia distrutta, due bambini di 2 e 7 anni rimasti orfani, e tanti sogni e progetti improvvisamente spezzati, come il vestitino di scena che Donatella stava preparando per la figlia per lo spettacolo di danza di fine anno in programma sabato prossimo. Donatella, madre bella e premurosa, lavorava come commessa presso uno dei negozi del centro commerciale “Mongolfiera” di Surbo ed era molto conosciuta a Novoli. La sua morte ha colpito l’intera comunità. In segno di lutto e di vicinanza ai familiari, l’amministrazione comunale del sindaco Marco De Luca ha posto la bandiera a mezz’asta sulla sede comunale e proclamato lutto cittadino per oggi e domani.
Cancelalta la processione
Rimandata anche la processione di San Luigi e cancellato il rito civile. «Donatella era una ragazza vitale, solare, sempre sorridente.
La preghiera in piazza
Intanto ieri sera la comunità novolese si è raccolta in preghiera in piazza in ricordo della 39enne, durante la processione del Corpus Domini. Tra le mani dei ragazzi del baby consiglio comunale un quadretto con la foto impressa di Donatella e la frase: “Non si perdono mai coloro che amiamo, perché possiamo amarli in Colui che non si può perdere”.
Il dolore sui social
Tantissimi anche i messaggi di dolore sui social. «Le notizie che non vorresti mai leggere», ha scritto Ninfa. Ed ancora. «Ti conoscevo da quando eravamo bambine – ricorda un’altra amica -. Oggi sento parlare di un femminicidio e mi rendo conto di quanto le parole siano riduttive».
Amarezza, incredulità e sconforto che hanno colpito anche la comunità di Veglie, paese d’origine di Matteo Verdesca, dove vivono i genitori e familiari dell'uomo.
«Una tristezza infinita per un gesto inspiegabile che non ha nulla a che vedere con la ragione umana - ha commentato nel pomeriggio di ieri il sindaco di Veglie Claudio Paladini -.La mia solidarietà e vicinanza va ai due bambini rimasti orfani e alle famiglie distrutte dal dolore».
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