Le «continue interferenze» e i «pesanti condizionamenti esercitati dal nucleo familiare» di Lucio M. «hanno avuto un peso nella...
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L'omicidio avviene il 3 settembre del 2017, intorno all'alba. Le modalità con cui Lucio uccise la ragazza sono ormai note: una coltellata alla nuca (con la punta del coltello che si spezzò) e alcuni colpi di pietra in testa. Poi Noemi fu sepolta, ancora viva, sotto un cumulo di pietre. Trovò la morte per asfissia. In quei momenti concitati, secondo il giudice, per Lucio «non un momento di cedimento, né un attimo di umana pietà».
Il verdetto di colpevolezza arriva il 4 ottobre: oggi, a distanza di tre mesi, sono state depositate le motivazioni della sentenza. Una volta valutato il da farsi, il legale dell'imputato, l'avvocato Luigi Rella, potrebbe decidere di impugnare la sentenza e presentare appello. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia