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Un centro storico protetto dall'invasione delle vetture ma la sosta sarà solo per chi vive l'area antica. E chi sarà sprovvisto dei pass dovrà fare i conti con un numero sempre più limitato di posti auto. Con l'entrata in vigore della Ztl h24 (prevista per i prossimi mesi) a Lecce la viabilità cittadina cambierà volto. Una rivoluzione attesa da chi ha a cuore la vivibilità intorno all'Ovale ma che rischia di creare qualche grattacapo a chi ogni giorno deve fare i conti con la caccia al parcheggio che non c'è.
Telecamere accese h24 e nuovi varchi elettronici
Con l'accensione delle telecamere a tutte le ore del giorno e l'attivazione di nuovi varchi elettronici, l'amministrazione Salvemini punta a ridurre il caos all'interno dell'area antica dove negli anni si è registrato un via vai (spesso incontrollato) di vetture e camion: una media di 8.500 transiti al giorno nei feriali (secondo l'ultima rilevazione del Comune di Lecce datata novembre 2019 e relativa ai vecchi orari e al vecchio Regolamento Ztl). Troppi per un centro storico come quello del capoluogo salentino usato sempre più scorciatoia per attraversare la città. Perché a oggi l'80% della Ztl è già h24 (così come ricordato nei giorni scorsi dall'assessore alla Mobilità Marco De Matteis) però sono ancora tanti i varchi di accesso non monitorati. Per questo il Comune, a poco meno di un anno dall'attivazione della Ztl h18, ha accelerato l'iter per l'entrata in vigore della fascia oraria unica estesa alle 24 ore.
Accesso consentito solo con il pass
Il problema dei transiti, però, si porta dietro anche quello della sosta (spesso selvaggia) all'interno del centro storico. Attualmente si contano circa 900 stalli nel perimetro storico.
In 13 anni più di 1.700 parcheggi persi
Il nodo parcheggi riguarderà anche chi vorrà semplicemente avvicinarsi all'Ovale. Perché fuori dal perimetro antico, infatti, i posti auto scarseggiano e anzi negli ultimi anni sono diminuiti a vista d'occhio. Ben 1.772 stalli persi in 13 anni: dal 2007 al 2020. Stalli inghiottiti dai cantieri e cancellati dalla segnaletica, dai percorsi ciclabili e anche dai gazebo e dai tavolini dei locali. La città ha dovuto dire addio a centinaia di strisce blu che non sono mai state del tutto compensate. Quartieri privati di posti indispensabili per le necessità (lavoro, tempo libero e movida) di chi si sposta in auto e che hanno reso complicata la vita di chi si mette ogni giorno al volante. Secondo l'ultima ricognizione (dicembre 2020) il numero totale degli stalli blu in città è di 6.907, di cui 634 quelli presenti nelle aree di interscambio (Foro Boario, Torre del Parco, Cimitero) e 6.273 distribuiti nel territorio urbano. Molti di meno rispetto al 2007 quando il numero totale dei parcheggi era 8.679. La perdita di strisce dovrebbe essere colmata, almeno secondo i piani dell'amministrazione, dall'apertura delle due grandi aree interrate come ex Enel ed ex Massa. L'apertura del parcheggio di viale De Pietro (con i suoi 610 posti auto) è sempre più vicina (forse già dalla primavera) mentre per i 466 stalli di piazza Tito Schipa si dovrà aspettare almeno altri 3 anni per la fine dei lavori. L'annuncio dell'entrata in vigore della Ztl h24 ha messo in allarme i commercianti del centro storico preoccupati che l'attivazione delle telecamere possa rendere difficili alcune operazioni quotidiane, mentre la carenza di parcheggi possa allontanare i clienti. L'opposizione ha già dichiarato battaglia mentre dalla maggioranza il gruppo Coscienza civica ha chiesto interventi paralleli come un nuovo Tpl, navette che collegano le tre Porte e collegamenti veloci dai parcheggi di interscambio.
Aci, De Filippi: «Prima di chiudere il centro è necessario garantire più parcheggi»
Una posizione condivisa anche da Aurelio Filippi Filippi, presidente provinciale di Aci: «Tutti i provvedimenti tesi a limitare il traffico avranno sicuramente dei vantaggi dal punto di vista ecologico ma prima di attuarli bisogna creare nuovi stalli per dare possibilità alle persone di fare a meno dell'automobile e di spostarsi a piedi. Questi provvedimenti singoli potrebbero danneggiare il commercio perché le persone, trovandosi in difficoltà, si allontaneranno dal centro storico. Prima di procedere a una Ztl h24 bisogna offrire più parcheggi e più navette di collegamento dalle aree di interscambio. Altrimenti si otterranno più danni che benefici».
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Quotidiano Di Puglia