Il clima del tavolo del centrodestra rischia di risentire parecchio dell'ultima presa di posizione di Andrea Caroppo. Il consigliere regionale di Forza Italia mette infatti in...
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«Il centrodestra in Puglia e nel Salento è molto più di CoR e potrebbe essere anche più largo (mi riferisco anche alle recenti prese di posizione dei gruppi salenti di Ncd-Ap e dell’Udc). Le Regionali del 2015 - alle quali CoR ha fatto registrare solo il 9% dei consensi - lo avevano certificato e le amministrative della scorsa primavera lo hanno confermato: nei Comuni al voto al di sopra del 15.000 abitanti CoR ha ottenuto percentuali tra il 2,4% e il 7,2% (con la sola eccezione di due Comuni dove però ha conquistato rispettivamente solo 2 e 1 consigliere comunale di opposizione). A tanto - spiega Caroppo - si aggiunga che, sul territorio, quella condivisione e quel rinnovamento che a livello nazionale CoR invoca come un mantra tanto da farne l’elemento chiave della propria proposta politica non sono mai stati e continuano a non essere praticati.
Allora, se CoR e i gruppi che a Lecce fanno più o meno esplicitamente riferimento a quell’area politica cominceranno a comportarsi come uno dei soggetti di una coalizione tra pari, un dialogo proficuo per la città si potrà avviare. Se invece - conclude Caroppo - continueranno a ritenere che il Comune di Lecce e la scelta di chi debba candidarsi a guidarlo siano “un fatto privato” tra essi come ad oggi pare, Forza Italia non potrà che trarne le ovvie conclusioni. Nessuno si illuda, il tempo dei padroni (perdenti) è finito da un pezzo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia