Lecce, l'antico calzificio nel centro storico: le foto di una storia quasi dimenticata

Lecce, l'antico calzificio nel centro storico: le foto di una storia quasi dimenticata
I più vecchi potrebbero averne una memoria sbiadita ma in tantissimi non immaginano di certo che volto avesse un tempo questo frequentato angolo della città vecchia....

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I più vecchi potrebbero averne una memoria sbiadita ma in tantissimi non immaginano di certo che volto avesse un tempo questo frequentato angolo della città vecchia. In piazzettaa Santa Chiara, nel centro storico di a Lecce, sorgeva infatti l'antico  “Calzificio Guido”, che vendeva anche macchine da cucire. Il negozio era sormontato dal vecchio Continental, di cui si possono ancora apprezzare le colonne affacciate sulla movida. Il negozio era sorto all'inizio del 1900 in un periodo particolarmente ricco per Lecce, città di mercanti e artigiani, dalle strade brulicanti di botteghe e negozi. Da lì, una volta presa la decisione di allargare, la parte produttiva venne spostata in via Mario Bernardini, alle spalle del Museo Provinciale, dove oggi ancora si intravede la scritta “Calzificio Guido”.

 

Il negozio e la fabbrica poco lontano

 

Il 14 febbraio del 1926 a inaugurare la fabbrica, che sorgeva alle porte del centro storico di Lecce, una scelta impensabile al giorno d'oggi, ci furono i sottosegretari Bianchi e Panunzio e l'onorevole Starace. Il calzificio Guido era una realtà molto fiorente del Sud Italia, esportava i suoi manufatti anche in Calabria e Basilicata ed è rimasto aperto fino alla fine degli anni '50. Poi gli eredi si sono dedicati ad altro e quegli angoli della città hanno cambiato volto cancellando il loro passato glorioso fatto di decori liberty alle vetrine del negozio e macchinari all'avanguardia nello stabilimento, che contava numerosissime sarte, aveva il refettorio e tutti gli spogliatoi.

 

Le foto condivise sui social dal pronipote: così rivive la storia della città

A tirare fuori dal cassetto questa storia ma soprattutto le foto che testimoniano il fasto della produttività leccese del periodo, prima che il centro si svuotasse a favore del turismo e della ristorazione, è stato Antonio Gallo, pronipote di Domenico Guido per parte di madre. Lui, che nella vita si occupa di restauro conservativo e nutre una vera passione per la bellezza delle strutture di un tempo,  custodisce le foto di famiglia, i depliant e i ricordi di questa preziosa pagina di storia cittadina. «In questo modo - spiega - rivive un pezzo del nostro passato e attraverso queste immagini di famiglia che mia madre e prima di lei i miei nonni hanno custodito gelosamente facciamo riaffiorare un pezzo di storia che in pochi possono ormai ricordare».

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Quotidiano Di Puglia