La scuola adotta un monumento con i piccoli ciceroni

La scuola adotta un monumento con i piccoli ciceroni
Piccoli soldati a difesa del patrimonio architettonico e artistico locale: anche quest'anno, sono pronti a sguainare le informazioni in loro possesso di storia dell'arte...

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Piccoli soldati a difesa del patrimonio architettonico e artistico locale: anche quest'anno, sono pronti a sguainare le informazioni in loro possesso di storia dell'arte gli alunni delle 14 scuole elementari e medie salentine. È partito ieri il progetto La Scuola adotta un monumento, iniziativa ideata a Napoli nel 1992 da parte della Fondazione Napoli Novantanove, d'intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze.

Le amministrazioni comunali di Lecce, Copertino, Vignacastrisi, Castrignano del Capo e Spongano, infatti, fanno parte della rete di 1.300 scuole appartenenti ai 450 Comuni italiani che partecipano all'iniziativa.

Come nelle precedenti edizioni, sono i ragazzi i veri protagonisti di questa piccola rivoluzione culturale, perché saranno loro a spiegare ai visitatori la storia del monumento che hanno deciso di adottare. Da ieri e fino al 23 maggio, nei cinque comuni leccesi, ben 14 monumenti locali resteranno aperti al pubblico per essere ammirati e raccontati.

Un'azione di divulgazione culturale e informazione che vedrà i più piccoli impegnati anche sui social in una vera e propria campagna di comunicazione, grazie agli hashtag #ama9maggio#, atlantemonumentiadottati, #monumentsboys.
Le piccole guide turistiche hanno assunto il ruolo di Monuments Boys and Girls, veri e propri tutori dei monumenti italiani, sulla falsariga dei Monuments men, la famigerata task force militare organizzata dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale per proteggere i beni culturali nelle zone di guerra, proprio come ha raccontato nell'omonimo film del 2014 George Clooney.

Quegli eroi della storia dell'arte europea furono in 345, tra professori universitari, curatori, storici dell'arte, direttori di musei, che lavorarono sotto il ramo operativo dello Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force, comandato da Dwilight Eisenhower, e che operando tra il 1943 e il 1951, recuperarono circa cinque milioni di beni culturali tra dipinti, sculture e opere d'arte, molte delle quali erano state anche rubate.
Adotta un monumento ha come obiettivo la sensibilizzazione degli alunni delle scuole primarie di primo e secondo grado al rispetto e alla tutela del patrimonio storico e ambientale, promuovendo un approccio personale alla conoscenza del bene culturale e sperimentando programmi di alto profilo educativo.

E dunque, il tour animato dai racconti dei più piccoli è incominciato ieri mattina: al Museo Sigismondo Castromediano, adottato dal Centro Montessori, si è andati alla scoperta della pittura vascolare del museo più antico della Puglia, con reperti del IV e V secolo avanti Cristo. Le suggestive rappresentazioni iconografiche sono attinenti la musica e la danza.

In contemporanea nell'ex Convitto Palmieri l'Istituto Comprensivo Ammirato Falcone, scuola secondaria di primo grado, ha spiegato al pubblico la statua in cartapesta Allegoria della Provincia di Lecce, realizzata dall'artista Achille De Lucrezi nel 1889, in occasione della visita del Re Umberto I a Lecce. «L'approccio interdisciplinare di questo progetto contribuisce alla costruzione di competenze disciplinari trasversali, che aiutano alla costruzione dell'identità personale, anche attraverso la cura di simboli e luoghi che fanno la storia, riuscendo a contrastare la cultura del non luogo», ha commentato con entusiasmo la referente dell'Istituto, Rosanna Battista.


E ancora, sempre ieri, gli alunni dell'Istituto Discepole di Gesù Eucaristico hanno raccontato la Torre del Parco, bene architettonico a pianta circolare costruito su due livelli, risalente al 1419 e facente parte di un complesso fatto costruire da Giovanni Antonio Orsini del Balzo, conte di Lecce e principe di Taranto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia