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La notte del concerto di Bob Sinclair nella discoteca Praja (Gallipoli) non c'erano più persone di quelle consentite. Il giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, Alida Accogli, ha assolto il titolare della discoteca perché il fatto non sussiste.
L'imprenditore Pierpaolo Paradiso era accusato di violazione del Testo unico di pubblica sicurezza e di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento perché, la notte del 27 agosto 2017, durante il concerto del noto dj francese, la polizia riscontrò nel locale la presenza di 3.200 persone (numero ricavato dal numero di biglietti staccati), a fronte delle 2.700 previste nell'autorizzazione rilasciata dal servizio Sviluppo economico del Comune di Gallipoli.
La difesa
Nella sua memoria difensiva il difensore dell'imprenditore, l'avvocato Giuseppe Romano, ha ricordato che nel corso del controllo non era stata effettuata la conta dei presenti tramite la verifica del numero di persone in uscita dalla discoteca in occasione del deflusso. Non era stata assunta, ha sottolineato l'avvocato, l'unica prova dirimente per affermare la responsabilità penale del titolare. Inoltre, continua la tesi difensiva, l'aver staccato 3.200 biglietti non avrebbe potuto consentire di affermare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che tutte le 3.200 persone si trovassero simultaneamente nella discoteca: «Ben vero pare il contrario, posto che, ragionevolmente, non certamente tutto il pubblico si sia trattenuto sino alle 5 del mattino successivo». L'avvocato ha anche ricordato che, per il controllo della capienza, il personale all'ingresso era dotato di contapersone, e che al raggiungimento del numero massimo previsto gli ingressi venivano bloccati e i biglietti non venivano più staccati. Vicino agli ingressi erano presenti anche i vigili del fuoco, che avrebbero potuto bloccare l'entrata qualora si fosse superata la capienza. Il deposito delle motivazioni della sentenza è stato fissato in 90 giorni.
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