Corigliano d’Otranto si è fermato per stringersi intorno alla famiglia del giovane appuntato dei carabinieri, Andrea Vizzi, colpito a morte da un proiettile, nel...
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Il comandante dell’Arma ha espresso la vicinanza dei militari alla famiglia, ha ripercorso la vita militare di Andrea, sottolineando che «è stato un carabiniere esemplare», garantendo che «la giustizia farà il suo dovere fino in fondo. Questa morte pesa sulle spalle di un comandante come un macigno». È stato difficile per il parroco del paese, don Giovanni Baglivo, leggere il messaggio del vescovo della diocesi, monsignor Donato Negro. «Sei destinato a vivere nella storia seminando felicità e pace», legge, interrompendosi, con un groppo alla gola. Don Nicola, cappellano della compagnia regionale, che ha officiato il rito funebre, ha detto che «è stato un ragazzo al servizio degli altri, legato alla famiglia, veglierà da lassù».
Tocca, poi, ai tanti amici di una vita dedicargli un ultimo pensiero. Non è facile per loro trattenere il pianto e ricordare momenti di felicità condivisa. I ricordi si accavallano, ricordano l’impegno sul lavoro, l’amore per la vita, «sarai il nostro fratello maggiore, sempre, siamo orgogliosi di te». Il trombettiere suona il silenzio. Un silenzioso pianto taglia l’aria. Cala il sipario sull’ultimo atto di una giovane vita. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia