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Dovevano aprire un conto corrente alla posta, un’urgenza talmente improrogabile da superare anche le restrizioni a cui erano sottopostI perché positivi al Covid.
La storia
Così stamattina di buon’ora, due persone di mezza età, conviventi, si sono presentate presso l’ufficio postale di Nardò Centro, in corso Garibaldi nel centro storico di Nardò, incuranti dell’isolamento a cui erano sottoposte da circa quindici giorni, e dopo aver atteso il proprio turno, si sono avvicinate allo sportello per effettuare le operazioni necessarie. È stato in quel momento che l’impiegato allo sportello ha riconosciuto i due che, “vox populi”, sapeva essere in isolamento perché positivi al Covid, e li ha subito allontanati, invitandoli a fare ritorno presso la propria abitazione e, magari, ad aprire il conto corrente effettuando l’operazione on-line.
La sanzione
Se ci avessero pensato prima, i due congiunti avrebbero evitato di infrangere la quarantena trasgredendo al divieto di allontanarsi dal proprio domicilio imposto dalle norme sanitarie anti-Covid.
Nel frattempo è scattato l’allarme e sono stati allertati i carabinieri della stazione di Nardò. I militari, al comando del luogotenente Vito De Giorgi, sono intervenuti immediatamente, hanno raccolto le testimonianze e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza che avevano registrato la presenza nell’ufficio postale dei due congiunti.
Le verifiche
Poi, tramite la Asl, è stata verificata la positività dei due e i carabinieri hanno raggiunto la loro abitazione.
L’accaduto è stato segnalato alla Procura della Repubblica. Insomma, l’uscita da casa improvvida, e la “passeggiata” nel centro storico per raggiungere l’ufficio postale, potrebbe costare cara ai due. L’ufficio postale di Nardò Centro è stato parzialmente chiuso al pubblico (una sala consulenza è stata sanificata) ed alcuni dipendenti sottoposti a tampone.
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