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Due bar chiusi da 20 giorni e senza sapere quando si potrà riaprire. È la situazione in cui si trova il titolare del Bar Yvonne di Lecce e San Cataldo, in quarantena fiduciaria dal 29 marzo, dopo che la moglie risultò positiva al Covid, ma senza la possibilità di verificare il suo stato di salute.
L'attesa poi il tampone dubbio
Dopo undici giorni di attesa e solo dopo sollecitazioni da parte del medico curante – spiega Nunzio Prete – venne convocato per il tampone lo scorso 10 aprile ma il test risultò dubbio.
La chiamata ai carabinieri
«Praticamente sono confinato in casa con le attività commerciali chiuse senza neppure sapere se sono positivo», si sfoga l'imprenditore che oggi è arrivato persino a chiamare i carabinieri per spiegare quello che gli sta accadendo. «Purtroppo, i militari non potevano fare molto - aggiunge - mi hanno consigliato di chiamare la Asl ma al numero dedicato nessuno risponde e ho già inviato numerose mail e pec persino alla direzione Asl senza avere alcuna risposta. Oltre al danno delle restrizioni - conclude - la beffa di questa gestione che costringe l'intero staff a restare a casa e noi a tenere le attività chiuse senza nemmeno sapere se ho il Covid».
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Quotidiano Di Puglia