Scacco matto al clan Senese, il gruppo criminale di stampo camorristico che da decenni operava nella Capitale. Ventotto misure cautelari, di cui 16 in carcere, hanno, di...
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Michele Senese è un capoclan che, sebbene in carcere da anni perché accusato di essere mandante dell'omicidio Carlino del 2001, continuava a comandare l'attività attraverso pizzini che recapitava al figlio Vincenzo nelle scarpe. Per il gip la «pazzia» del boss, che in passato era stato dichiarato schizofrenico paranoide, è del tutto presunta. «Si esclude, radicalmente, che l'equilibrio psicofisico di Senese sia inficiato da patologie psichiatriche - scrive il giudice Annalisa Marzano - strumento cavalcato da Senese in trascorse vicende giudiziarie, smentite proprio dal tenore di numerosi dialoghi intercettati nel corso delle indagini che hanno invece dimostrato lucidità, freddezza, piena coscienza e consapevolezza delle sue opere». L'indagine della Dda svolta da Guardia di Finanza e Squadra Mobile, ha portato all'arresto anche del fratello del boss, Angelo Senese, del figlio di Michele, Vincenzo e della moglie del boss Raffaella Gaglione. Sono «ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, di estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti con l'aggravante di avere agito con metodo mafioso agevolando la galassia criminale della camorra campana».
Vincenzo Senese è stato arrestato in un resort di lusso a Ugento. Il figlio di Michele Senese, di 43 anni, si trovava in una struttura da cinquemila euro a settimana della marina di Ugento. Vincenzo Senese, che secondo gli inquirenti, curava gli interessi della famiglia a Roma e non solo, spendeva migliaia di euro a settimana in strutture stellate e ristoranti dove non pagava utilizzando il cognome della famiglia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia