Mantova è la Capitale italiana della cultura 2016. Ad annunciarlo, al termine dei lavori della Giuria di selezione, Marco Cammelli, in una conferenza stampa alla presenza del...
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Scelta tra le 10 città finaliste, Mantova ha così battuto le «rivali» concorrenti Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. Oltre allo scettro di capitale, alla vincitrice anche un milione di euro per realizzare il progetto presentato e l'esclusione delle risorse investite dal vincolo del patto di stabilità.
IL NEOSINDACO
«No, non me l'aspettavo. Nessuno di noi, in verità, ma ero consapevole del ruolo e della bellezza di Mantova». Così Mattia Palazzi, sindaco PD eletto da appena 4 mesi, commenta a caldo la notizia della vittoria di Mantova come Capitale italiana della cultura 2016.
«Non è solo un milione di euro che ci arriverà - dice - che naturalmente in questi tempi non fa male. È il riconoscimento di una città straordinaria, unica, una piccola città ma che ha una vocazione internazionale, un patrimonio straordinario. Stiamo cercando di aprirla al mondo , molto di più. Stiamo investendo sul restauro e sul recupero del patrimonio culturale, sulla rigenerazione urbana, sul ricucire elementi di degrado con la parte storica, sulla fiducia di una città che ha voglia di esserci, di crederci e di contare molto di più nel paese e in Europa.
Questo riconoscimento ci dà la forza di portare avanti il lavoro che abbiamo iniziato anche con la nuova amministrazione ed è un lavoro importante, che dice che in questo paese la cultura premia. Lavorare sulla cultura è uno dei fattori importanti anche per lo sviluppo economico del paese». A vincere, spiega ancora, è un progetto che ha «puntato sul recupero del patrimonio e una riorganizzazione complessiva del territorio» coinvolgendo anche «14 comuni intorno a Mantova e tutte le realtà economiche del territorio». ù
Un progetto «sul quale ci siamo già portati avanti -dice - con un investimento di 3 milioni di euro da parte del Comune per il 2016, con un piano già approvato, per una riorganizzazione che comprende anche Palazzo Ducale, Torre della Gabbia, che sarà il più alto belvedere della città, Palazzo Te e la riprogettazione della sua missione, il Food, la cultura, tutto nel suo insieme».
Tra i punti cardine del progetto vincente, anche il ventesimo anniversario del Festival delle letterature.
Quotidiano Di Puglia