Redditi degli italiani fermi a trent'anni, i dati choc della Confcommercio

Redditi degli italiani fermi a trent'anni, i dati choc della Confcommercio
​I redditi degli italiani sono fermi a 30 anni fa. Lo rileva Confcommercio nella nota di aggiornamento del Rapporto consumi dell'ufficio studi di piazza Belli. Il...

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​I redditi degli italiani sono fermi a 30 anni fa. Lo rileva Confcommercio nella nota di aggiornamento del Rapporto consumi dell'ufficio studi di piazza Belli. Il reddito disponibile annuo procapite nel 2014 è pari a 17.400 euro, sui livelli del 1986, quando era a 17.200 euro.




Le spese obbligate, destinate ai consumi di beni e servizi necessari, dalla casa ai carburanti, dalle spese sanitarie all'assicurazione, sono cresciute ai massimi livelli. A rilevarlo è la nota di aggiornamento del Rapporto consumi della Confcommercio. Il trend crescente delle spese «incomprimibili» sale al 41% sul totale dei consumi, venti anni fa era al 32,3%. Mentre «crolla» l'acquisto di beni commercializzabili passato dal 51,4% del '92 al 39% del 2014, mentre è in progressivo aumento la parte dei consumi destinati ai servizi commercializzabili che nel 2014 raggiunge il 20%. Tra le spese obbligate, in poco più di venti anni, cresce significativamente quella per l'abitazione, passata dal 17,1% al 23,9% e per l'acquisto dei carburanti e dei servizi per la gestione dei mezzi di trasporto. Di contro, tra i commercializzabili si conferma il progressivo ridimensionamento della spesa per alimentari e bevande, fenomeno che ha caratterizzato anche altri segmenti di consumo considerati «maturi» quali l'abbigliamento e le calzature, i mobili, e l'acquisto di autovetture. Tra il 1992 e il 2014 i prezzi dei beni e dei servizi obbligati sono più che raddoppiati, a fronte di un aumento molto più contenuto dei beni e servizi commercializzabili. Mediamente e in ciascun anno tra il 1992 e il 2014 le dinamiche di prezzo degli obbligati sono state del 63% circa superiori a quelle osservate per l'area dei commercializzabili, dal momento che molte delle spese obbligate sono offerte su mercati scarsamente concorrenziali. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia