Il percorso da seguire, quello della completa riabilitazione, sarà lungo e doloroso. Per lui e per la sua famiglia. Eppure, la notizia ha fatto gioire tutti. Chiunque, per...
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Ha riaperto gli occhi, Davide. Ancora bloccato a letto, ancora incapace di raccontarci, almeno a voce, i suoi pensieri. Le sue emozioni. Parla con gli occhi, Davide.
Piange, si arrabbia, si emoziona quando qualcuno, sul telefonino, fa scorrere le immagini della Virtus Francavilla, raccontando indiscrezioni di mercato e le prime sgambate. Ha voglia di vivere, Davide. Che, nei prossimi giorni, in ambulanza, tornerà a Brindisi per un delicato intervento di ricostruzione della calotta cranica. Ce lo raccontano papà Alfonso e mamma Lucia che, insieme ai fratelli Ottavio e Giuseppe e all'amico di sempre Germano, hanno contattato la nostra redazione per ringraziare la città.
Per ringraziare chiunque, con un gesto, un sorriso o una parola, abbia voluto, in questi mesi, aiutare la famiglia di Davide, pronta ad accoglierci con un sorriso sincero. Una chiacchierata breve, quella con i famigliari dello sfortunato ragazzo che hanno ripercorso, seduti intorno ad un tavolo, i tragici momenti vissuti in questi mesi. Vissuti in quelle drammatiche ore.
Davide, secondo le indagini dei carabinieri della locale stazione, era stato colpito alle spalle dal rivale in amore con un'arma micidiale. Un bastone completo di manico e con una punta ferrata che aveva spaccato il cranio del ragazzo, riaccompagnato a casa da alcuni amici in condizioni già critiche. Poi, la corsa in ospedale, all'ospedale Camberlingo e, infine, il trasferimento immediato al Perrino di Brindisi, per il primo e delicato intervento chirurgico. E ancora, i tre mesi di coma, prima del risveglio nella clinica Sant'Anna di Crotone. Davide ha aperto gli occhi, ma la riabilitazione sarà lunga. Sofferta. Dolorosa. A vincere, però, è la speranza.
Gli amici del 25enne hanno avviato, da tempo, una raccolta fondi sul sito gofundme.com. Una raccolta ancora attiva, per chiunque voglia partecipare ad una campagna di vita e di speranza. Sono stati in tanti, anche grazie ad un salvadanaio voluto dagli ultras della Virtus Francavilla, a voler contribuire. Tanti altri lo faranno ancora.
«Vogliamo solo ringraziare tutta la città spiegano Alfonso e Lucia per la vicinanza e l'affetto dimostrato». È un grazie, quello dei genitori e dei fratelli di Davide Andriulo, commosso e sincero. È il grazie di genitori feriti, ma coraggiosi. Proprio come Davide, pronto ad affrontare un'altra, difficile battaglia.
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Quotidiano Di Puglia