Abbattuto il chiosco abusivo, ma resta il mistero sul proprietario. Ora vista mare al Pilone

Abbattuto il chiosco abusivo, ma resta il mistero sul proprietario. Ora vista mare al Pilone
Il Comune di Ostuni ha completato l'abbattimento del chiosco abusivo che si trovava a pochi metri dalla spiaggia del Pilone, e del quale, nonostante le indagini svolte dalle...

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Il Comune di Ostuni ha completato l'abbattimento del chiosco abusivo che si trovava a pochi metri dalla spiaggia del Pilone, e del quale, nonostante le indagini svolte dalle forze dell'ordine, non è stato possibile risalire al proprietario. Le attività di demolizione sono state portate avanti da un'azienda specializzata incaricata dall'amministrazione comunale che ha effettuato anche la bonifica dell'amianto presente nel vecchio immobile che si trovata in una delle spiagge più frequentate del litorale della Città Bianca. 

Si vede di nuovo il mare


Si tratta di un intervento fortemente voluto dalla Commissione straordinaria per liberare l'area e riconsegnarla alla libera fruizione dei bagnanti, da una struttura, che si è connotata negli anni per un intervento di abusivismo edilizio, con la violazione delle norme e tutela dell'ambiente e di quelle urbanistiche. Attività della Commissione straordinaria su questo specifico intervento, ma non solo, anche attraverso la sinergia con il comando della Polizia locale di Ostuni. A seguire l'iter è stato il comandante Domenico Pignataro che nei prossimi giorni lascerà l'incarico al neo comandante Luigi Muci.

Intervento da 10mila euro


Diecimila euro la somma necessaria per l'intervento, compresa anche la rimozione di parti di amianto presente tra le mura del vecchio mini bar, con affaccio sul mare, di appena 20 metri quadri. Si è trattato così di una demolizione d'ufficio che la commissione ha approvato in assenza del vero responsabile dell'abusivismo edilizio, al momento ignoto e quindi neanche sanzionabile. 
Ad avviare gli accertamenti, fino alla demolizione, è stato un controllo da parte della delegazione spiaggia di Villanova del 2 novembre del 2021 sull'esistenza delle autorizzazioni per realizzare l'opera presente a margine della carreggiata che separa le due spiagge. Ed a pochi metri oltre che dal mare anche dalla famosa Torre del Pilone. Spiagge dove per anni l'attività commerciale ha potuto operare quasi liberamente: un punto di ritrovo e quindi tappa fissa durante i mesi estivi per i bagnanti. Un bar-caffetteria anche con personale che si alternava. Tutto ciò è andato avanti fino ai primi anni del 2000. Poi lo stop alle attività ed i lunghi anni di abbandono dell'immobile. 
E soprattutto la proprietà sconosciuta e fantasma, non individuata sia per notificare i provvedimenti di abbattimento, e soprattutto perseguire penalmente per l'abuso edilizio. 


Dalle verifiche da parte degli edifici sarebbe emersa una prima concessione edilizia del 1983, per l'installazione, con tanto di nullaosta anche dalla Regione, settore Demanio, per realizzare chiosco bar in località Torre San Leonardo-Pilone, a condizione che sia realizzata con materiali smontabili; e della Capitaneria di Porto, sempre riferito a quasi 40 anni fa. 


L'opera però fu costruita in muratura: niente di removibile con facilità. Secondo quanto emerge nell'ordinanza di demolizione, il Comando di Polizia Locale ha riferito che tale immobile era già esistente dall'anno 2009 e che gli accertamenti eseguiti non avevano consentito di individuare la persona che ha commissionato e/o realizzato tale immobile, ma che in tale struttura negli anni 1990/1991 ha operato un'attività di somministrazione di alimenti e bevande della tipologia bar in forma stagionale per opera di una persona deceduta il 4 aprile del 2004. Finiscono qui le certezze intorno a questo immobile, ora ridotto ad un cumulo di macerie. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia