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Sulle spiagge del Salento centinaia di barattoli di Ketchup e maionese: lo segnala sui propri canali social "Archeoplastica". Ed è mistero sugli strani ritrovamenti delle ultime settimane.
Il progetto Archeoplastica attraverso il suo sito www.archeoplastica.it/ ha la sola finalità etica di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento dei mari determinato dall’utilizzo della plastica e, nello specifico, dalla scorretta gestione del fine vita della stessa. Il creatore è Enzo Suma, guida naturalistica ad Ostuni (Br).
Suma si definisce "un accanito raccoglitore di plastiche spiaggiate. E’ proprio durante queste raccolte che ho avuto l’idea del progetto supportato dai tanti amici che mi hanno seguito in questi anni. Sfruttare i tantissimi rifiuti spiaggiati che hanno anche più di cinquant’anni per portare l’osservatore a riflettere da un’altra prospettiva sul problema inquinamento plastica nel mare. Un museo virtuale dove osservare una selezione di reperti arrivati dal mare, acquisendo varie informazioni, e tante mostre, fisiche, reali, dove poter vedere con i propri occhi ciò che il mare ci ha restituito. Archeoplastica prova anche a ricostruire e a raccontare le storie, a volte incredibili, che si celano dietro agli oggetti che, dopo un lungo viaggio, vengono raccolti in spiaggia".
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Quotidiano Di Puglia