«Non arretreremo di un passo». E via all'ultimatum al governo, con riferimento alla quota Cinquestelle: «Qui ci sono degli impegni politici presi e vanno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Vi hanno partecipato anche alcuni attivisti di Brindisi, città (e provincia) coinvolta nel progetto.
«Per noi ha proseguito Maggiore, anche alla luce del previsto incontro a Roma dei parlamentari e consiglieri regionali M5S con il premier Giuseppe Conte in sette anni, non c'è stata molta differenza tra un governo e l'altro. Non siamo nella situazione in cui per sette anni abbiamo avuto governi amici e ora ne abbiamo uno contrario. Semplicemente, ne abbiamo un altro contrario».
Il sit-in è iniziato dalle 14 alle 16. Vi hanno partecipato alcune decine di persone. In prima linea anche il sindacalista dei Cobas, Roberto Aprile, promotore anche del movimento No-Tap del Brindisino.
La manifestazione è stata allestita non solo nelle vicinanze della banchina dove è ormeggiata la Adhemar, ma non a caso anche laddove ieri c'era la nave da crociera Msc, nella sua sosta a Brindisi, simbolicamente identificata come massima espressione della vocazione turistica del territorio. I crocieristi erano stati fatti scendere nei momenti in cui si è svolta la protesta. Sul posto c'erano i poliziotti della Digos e i carabinieri.
Essendo bloccata a terra, Tap vuole ora lo stesso iniziare i lavori in mare al largo di San Foca. Ricordiamo che Tap è scritto in una nota degli attivisti brindisini - è privo delle concessioni demaniali marittime e che l'ordinanza della capitaneria di porto è illegittima secondo il parere del Comune di Melendugno e che la non assoggettabilità a Valutazione Impatto Ambientale in mare è attualmente contestata in tribunale.
Sembra di rivivere prosegue - l'arroganza della Lng che voleva costruire un rigassificatore a Brindisi a poche centinaia di metri dalle banchine di Costa Morena , in una zona industriale affianco ad altri 11 impianti ad alto rischio di incidente rilevante. Ricordiamo inoltre che Brindisi è uno degli 11 porti italiani autorizzati ad ospitare navi e sommergibili nucleari. Così come allora siamo pronti a battere iniziative dettate solo da speculazioni economiche e di nessuna utilità.
La posizione, insomma, è condivisa. La decisione, tuttavia, sul gasdotto con approdo nel Salento spetterà esclusivamente al presidente del Consiglio. Un nodo difficile da sciogliere, tenuto conto della posizione dei Cinquestelle e delle divergenze, sul punto, con la Lega di Salvini. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia