Deposito di Gnl nel porto di Brindisi: primi passi per il via al cantiere a Costa Morena

Un rendering del progetto di Edison per il deposito di Gnl a Costa Morena
Dopo il via libera, da parte del ministero della Transizione ecologica e del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, al progetto per il deposito...

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Dopo il via libera, da parte del ministero della Transizione ecologica e del ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, al progetto per il deposito “small-scale” di gnl a Costa Morena, arriva il primo passo da parte di Edison per l’avvio del cantiere per la realizzazione dell’infrastruttura nel porto di Brindisi.

Lo spazio per il cantiere

Nei giorni scorsi, infatti, la società ha presentato all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale una richiesta di concessione demaniale triennale per l’area di Costa Morena Est “da occupare con gli apprestamenti di cantiere comprendenti stoccaggio materiali, sosta mezzi di cantiere, magazzino, uffici, baraccamenti, officina, eccetera”. Proprio alla luce di questa richiesta, l’Authority ha pubblicato un avviso, con tutta la documentazione che resterà a disposizione per un mese, perché gli interessati possano presentare, entro dieci giorni, “eventuali osservazioni o opposizioni o domande concorrenti”.

Un procedimento lungo e difficile

Il via libera arrivato circa due mesi fa è stato l’ultimo, definitivo passaggio di un lungo iter autorizzativo all’interno del quale tutti gli enti competenti hanno espresso le proprie posizioni e prescrizioni. Eccezion fatta per Comune e Provincia, i cui pareri sono stati considerati genericamente positivi mentre in realtà non lo erano. Sulla base della normativa sul “silenzio-assenso”, tuttavia, i pareri non sono stati ritenuti formalmente corretti. Per quanto riguarda il Comune, infatti, ad esprimersi avrebbe dovuto essere il consiglio comunale che, invece, nella riunione del 26 luglio 2021, l’assise “non ha statuito in merito per carenza del numero legale dei presenti”. L’amministrazione ha quindi “inviato la delibera di giunta comunale numero 230 del 26 luglio 2021 contenente la presa d’atto del parere espresso dai dirigenti competenti in relazione ai profili tecnici sottesi”. Cosa che, secondo quanto ribadito dal ministero, cozza con le previsioni normative.

L'opposizione degli enti locali

Per quanto riguarda la Provincia, invece, l’allora presidente Riccardo Rossi ha emesso un decreto “con cui ha espresso parere non favorevole per le motivazioni riportate nel corpo del provvedimento”. Parere che, tuttavia, sempre secondo le norme “avrebbe dovuto essere reso attraverso il parere dei competenti settori, così come prevede l’articolo 10 dello statuto della Provincia di Brindisi”. Il decreto presidenziale, contesta ancora il ministero, riportava inoltre “considerazioni anche su materie la cui competenza non è dell’ente provinciale”.
Proprio il Comune e, all’epoca, la Provincia, avevano in effetti contestato la localizzazione del deposito nell’area di Costa Morena Est.

Il dialogo con gli operatori portuali

E, per la verità, almeno in fase iniziale, la scelta del punto non aveva convinto neanche gli operatori portuali, timorosi che la presenza dell’infrastruttura potesse impattare con i traffici commerciali presenti nell’area. Proprio grazie agli operatori sono state inserite modifiche progettuali che hanno consentito il recupero della banchina, tanto che proprio gli imprenditori che lavorano in porto sono diventati favorevoli alla presenza dell’infrastruttura.

Il progetto e le modifiche richieste

Un impianto che sarà costituito da un serbatoio verticale a pressione atmosferica di capacità 19.500 metri cubi ma che prevede anche nel progetto tutti gli interventi necessari a consentire: l’attracco di navi metaniere per lo scarico del gnl al deposito aventi capacità di carico fino a circa 30.000 metri cubi; l’attracco di navi metaniere (bettoline) per il carico di gnl dal deposito aventi capacità di carico minimo di 1.000 metri cubi; il trasferimento del prodotto liquido (gnl) dalle navi gasiere al serbatoio di stoccaggio e da quest’ultimo alle bettoline (“terminal to ship”), attraverso bracci di carico”. Il gas sarà principalmente al servizio di mezzi pesanti che utilizzano il metano, e non il gasolio, come carburante. Ma una parte sarà a disposizione delle navi di nuova generazione che dunque arriveranno nel porto di Brindisi anche solo per una sosta rifornimento. Ma il progetto, sulla base dell’intesa concessa dalla Regione Puglia, dovrà prevedere anche “che il deposito di gnl sia funzionale alla ricezione e liquefazione di biometano ed alla immissione del boil off gas in rete, attraverso l’allacciamento bidirezionale dell’impianto alla rete di metanodotti”.

 

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Quotidiano Di Puglia