Furto al cimitero, la vittima risponde: «Ladro, ti regalo cinque euro»

Furto al cimitero, la vittima risponde: «Ladro, ti regalo cinque euro»
Continuano i furti nel cimitero di Ceglie Messapica. E i proprietari delle cappelle gentilizie, delle tombe a terra e dei loculi presenti nell’ala vecchia e nuova del...

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Continuano i furti nel cimitero di Ceglie Messapica. E i proprietari delle cappelle gentilizie, delle tombe a terra e dei loculi presenti nell’ala vecchia e nuova del camposanto iniziano a perdere la pazienza, tra rabbia ed esasperazione, come chi ha affisso un cartello su una colonna posta all’ingresso di una cappella con un messaggio e una vera banconota da cinque euro destinati al ladro che gli ha portato via un sottovaso. «Questi cinque euro sono per chi ha rubato il sottovaso del valore di solo 50 centesimi. Almeno così si compra un panino», si legge sul cartello comparso in questi giorni. E, alla luce di quanto sta accadendo, sono in tanti i cegliesi che chiedono controlli e l’installazione di telecamere come deterrente.

La storia

Da tempo, nel cimitero si ruba di tutto: cornici, vasi, sottovasi, candele, portalampade e lampade votive, fiori e piante veri o finti, bidoncini per contenere acqua, detersivi, strofinacci, scope e palette. E tra le vittime dei furti nessuno segnala o denuncia alle forze dell’ordine quanto accade perché il valore degli oggetti sottratti non è alto. Così, gli episodi si moltiplicano e irritano non poco poiché indicano una grande mancanza di rispetto per il luogo sacro in cui si verificano, che sta molto a cuore alla stragrande maggioranza dei cegliesi. E tale irritazione si legge tra le righe del cartello con la banconota da cinque euro affisso fuori dalla cappella gentilizia dell’ala nuova del camposanto presa di mira dal ladro che non ha saputo resistere alla tentazione di portare via persino un sottovaso. 
Circolando tra i vicoli del cimitero, è possibile ascoltare racconti di furti subìti da proprietari di cappelle gentilizie e non solo, che si dicono esasperati dalla situazione e invocano controlli e l’installazione di un impianto di videosorveglianza anche per evitare vicende più gravi come quelle registrate in passato. Anni fa, infatti, furono portati via dai ladri una sessantina di vasi per fiori sistemati sulle tombe dei defunti. A scoprire il maxi colpo messo a segno di notte furono i familiari dei defunti in visita alle tombe il giorno dopo, che si rivolsero al custode per chiedere spiegazioni. In quella circostanza, furono informati i militari della stazione dei carabinieri di via Premuda, che avviarono le indagini con l’obiettivo di identificare gli autori dell’incursione e rintracciare l’enorme quantità di vasi rubati.


Nel febbraio del 2021, invece, ignoti presero di mira tre cappelle gentilizie, di proprietà di altrettante famiglie senza legami di parentela tra loro, danneggiando le porte di ingresso e sfregiando tre foto dei defunti. Dopo aver scoperto quanto accaduto, il custode informò l’assessore al ramo, Vito Santoro, e il sindaco Angelo Palmisano, che giunsero sul posto assieme agli agenti della polizia locale e ai carabinieri. Questi ultimi effettuarono un sopralluogo e gli accertamenti necessari per dare inizio all’attività investigativa. Al termine, il primo cittadino presentò denuncia contro ignoti per vilipendio ai luoghi di sepoltura.
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Quotidiano Di Puglia