I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Bari hanno eseguito un sequestro conservativo di due immobili, situati a Salerno, un'auto di lusso, numerosi rapporti...
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Il sequestro scaturisce da un'indagine dei finanzieri nel settore della spesa sanitaria sulla corretta applicazione delle norme che danno la possibilità ai medici pubblici di svolgere attività intramoenia. Da approfondimenti delegati dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Francesco Paolo Romanelli, sarebbe emerso che il medico avrebbe svolto attività di docenza e consulenza per conto di varie aziende farmaceutiche, nonché coordinato vari progetti scientifici, senza richiedere l'autorizzazione al proprio ente di appartenenza, e quindi senza rispettare l'obbligo di riversare allo stesso ente le somme percepite come compensi. I fatti contestati dalla magistratura contabile si riferiscono agli anni 2009-2010, quando il medico era ancora in servizio come dirigente presso l'oncologico di Bari.
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Quotidiano Di Puglia