Si chiama Egidio e, a soli sette mesi, ha partecipato anche lui al 33esimo pranzo organizzato a Santa Maria in Trastevere dalla Comunità di S. Egidio. L'omonimia non è un...
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Patiens non parlava una parola d'italiano, piangeva sempre ricordando il suo passato di miseria e privazioni, ma grazie all'aiuto di Sant'Egidio ha dato alla luce a Roma il suo piccolo sette mesi fa: quando le è stato chiesto come lo avrebbe chiamato, non ci ha pensato un attimo e ha scelto Egidio.
Come lui anche 410 altri ospiti hanno pranzato alla tradizionale mensa di Natale ricevendo la visita del sindaco di Roma Ignazio Marino.
«L'Italia e Roma devono accogliere chi fugge dalle guerre e dalle torture e devono offrire dei servizi a queste persone, ma il ministero dell'Interno deve rivedere la ridistribuzione dei flussi di rifugiati e richiedenti asilo - ha spiegato il sindaco - Solo Roma ospita il 20% di questi ma in un grande paese bisogna fare lo sforzo di ridistribuire l'accoglienza, tutti devono contribuire. La nostra amministrazione si impegnerà ancora di più per chi è rimasto indietro e darà più attenzione al decoro e alle periferie».
Tra i buoni propositi del 22015 per la capitale, c'è quello di «ripartire», sottolinea Marino. «Dopo aver messo in ordine i conti, insieme al ministro Padoan, a Graziano Delrio e al premier Renzi, mi auguro che nel 2015 la città possa ripartire. Con investimenti, nuovi alloggi popolari e con manutenzione straordinaria che la città attende da tanto tempo, con un'attenzione alle periferie. Nel 2015 saranno inaugurate anche le fermate della metro Lodi e San Giovanni che cambieranno la vita di un intero quadrante della città».
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Quotidiano Di Puglia