Strage di Latina, il procuratore: «Le bimbe sono state uccise subito»

«Tutto quello che si doveva fare è stato fatto. L'intervento dei carabinieri è stato tempestivo e professionale». Arriva dalla Procura di Latina, per...

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«Tutto quello che si doveva fare è stato fatto. L'intervento dei carabinieri è stato tempestivo e professionale». Arriva dalla Procura di Latina, per voce del procuratore capo Andrea De Gasperis, la risposta alle ipotesi formulate sulla strage avvenuta a Cisterna nel corso della trasmissione «Chi l'ha visto» andata in onda mercoledì. Nella trasmissione si faceva riferimento all'esistenza di apparecchiature in dotazione alle forze dell'ordine che avrebbero rilevato la presenza di due corpi vivi all'interno dell'abitazione di via Collina dei Pini a Cisterna, ipotizzando che la figlia maggiore di Luigi Capasso, fosse quindi ancora viva.


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«Questo dispositivo -spiega il procuratore capo di Latina - non è in dotazione alle forze dell'ordine. Le bambine erano già state uccise quando i carabinieri sono arrivati sul luogo». De Gasperis precisa poi che la più piccola era stata raggiunta da tre colpi, la più grande da sei e che entrambe sono state raggiunte da un colpo alla testa e da altri proiettili che hanno colpito organi vitali, «che non avrebbero consentito - spiega - alcuna possibilità di sopravvivenza».

Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dalla Procura, Antonietta Gargiulo, l'ex moglie del carabiniere, è stata ferita da tre colpi di pistola da Luigi Capasso poco prima delle 5,30. Le forze dell'ordine hanno poi raggiunto l'appartamento intorno alle 5.50, avvisati da un inquilino che aveva sentito i primi spari diretti alla donna e poi una successione di colpi provenienti dall'appartamento. «Da quel momento in poi - chiarisce Andrea De Gasperis - non si è sentito più nulla, nessuna esplosione, se non un colpo soffocato, intorno alle 13,30, con cui Capasso si è tolto la vita».
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Quotidiano Di Puglia